Detenuto morto a Sollicciano, la denuncia prima di uccidersi: “Viviamo tra topi, muffa e cimici”

Detenuto morto a Sollicciano, la denuncia prima di uccidersi: “Viviamo tra topi, muffa e cimici”
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
La Repubblica Firenze.it INTERNO

«È costretto a lavarsi giornalmente con acqua gelata e a lavare i piatti nel medesimo lavandino adibito all’igiene personale (...) Nella sezione e nella cella del ricorrente ci sono i topi: di recente è riuscito a catturarne uno, che ha poi mostrato agli agenti e al personale medico». C’è anche questo nel reclamo presentato nel febbraio scorso, con il sostegno dell’associazione L’altro diritto, dal ragazzo tunisino morto suicida a Sollicciano (La Repubblica Firenze.it)

La notizia riportata su altre testate

E ci si concentra in particolare sulla vicenda del ventenne recluso che si è tolto la vita. – La vicenda del carcere di Sollicciano, con la rivolta dei detenuti per le condizioni del penitenziario considerate particolarmente carenti e il suicidio di un giovane detenuto pongono una volta di più sotto i riflettori la vicenda degli istituti di pena italiani e dei problemi che li attanagliano. (LA NAZIONE)

Protesta andata in scena dopo che il popolo carcerario ha saputo della morte del giovane compagno, impiccatosi con le lenzuola nella propria cella (50esimo suicidio del 2024 nelle nostre carceri), ma che covava sotto la cenere da diversi giorni. (LA NAZIONE)

Ottanta detenuti saranno trasferiti entro una decina di giorni fuori dall’inferno di Sollicciano: 20 sono già stati spostati ieri in altre carceri toscane, altri 10 da domani fuori regione. (La Repubblica Firenze.it)

Suicida a 20 anni, l'inferno a Sollicciano. “L'ultima chiamata alla mamma saltata per mancanza di linea”

Ancora un suicidio nel carcere fiorentino di Sollicciano. A comunicare la notizia il garante comunale dei detenuti Eros Cruccolini, in polemica per lo stato del penitenziario: «Ci sono i soliti problemi strutturali, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e il governo non stanno facendo niente per migliorare la situazione delle nostre carceri dove il sovraffollamento resta uno dei problemi». (Corriere Fiorentino)

"Le condizioni strutturali di Sollicciano sono sempre più drammatiche. Quindi non solo mi auguro che dal governo vengano a visitarlo, a vedere le condizioni" in cui versa il penitenziario, "ma che si possano sbloccare gli interventi" visto che i lavori iniziati per migliorare le condizioni del carcere "sono fermi da troppo tempo, da febbraio 2023". (LA NAZIONE)

Rapine e resistenza a pubblico ufficiale: come ha ricostruito uno dei suoi legali, l’avvocato Elisa Baldocci, il ventenne aveva assommato condanne definitive per due anni, dieci mesi e 26 giorni ma, nel saldo con il “presofferto“, ovvero precedenti periodi passati con limitazioni della libertà, gli restavano comunque meno di 11 mesi. (LA NAZIONE)