Netanyahu e Gallant, l'ex procuratrice Arbia: “La Corte così certifica che non c’è impunità per i crimini di guerra”
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“Un leader sotto mandato di arresto internazionale perde credibilità e autorità. Questo è un punto fondamentale: la sua reputazione è seriamente danneggiata, e il sostegno politico interno potrebbe vacillare”. Silvana Arbia è stata procuratrice della Corte penale internazionale (Cpi) all’Aia, ha svolto un ruolo cruciale presso il Tribunale penale internazionale per il Ruanda e valuta … (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altri giornali
"Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a margine dell'assemblea Anci. (la Repubblica)
Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini che, a margine dell’assemblea Anci, ha commentato la notizia del mandato d’arresto emesso dalla Corte penale internazionale per il premier israeliano, l’ex ministro della Difesa, Gallant, e il leader di Hamas Ibrahim Al-Masri “Conto di incontrare presto esponenti del governo israeliano e se Netanyahu venisse in Italia sarebbe il benvenuto. (Il Fatto Quotidiano)
I provvedimenti dei giudici dell’Aja riguardano gravissime violazioni al diritto internazionale umanitario, che configurano «crimini di guerra» e «crimini contro l'umanità» ai sensi dello Statuto della Corte penale: le norme sono inderogabili, e si applicano nei confronti di tutti; non ammettono eccezioni per nessuno, né per aggressori né per gli aggrediti se questi abusano nel diritto di difesa, né persino per Capi di stato e di governo che in questi casi non godono di alcuna immunità. (Avvenire)
In un’intervista alla radio pubblica ungherese il leader di Budapest ha confermato che il mandato “non sarà rispettato“. (LAPRESSE)
La Corte penale internazionale ha emesso un mandato d'arresto contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e contro l'ex ministro della Difesa Yoav Gallant per crimini contro l'umanità e per crimini di guerra commessi tra l'8 ottobre 2023 fino almeno al 20 maggio 2024, giorno in cui la procura ha depositato le richieste di mandato di arresto. (Italia Oggi)
– Crimini contro l’umanità: i mandati d’arresto che la Corte penale internazionale ha emesso nei confronti di Benjamin Netanyahu, del suo ex ministro della Difesa Yoav Gallant e del leader di Hamas Mohammed Deif ha sollevato una selva di domande che vanno ben oltre il Medio Oriente in fiamme, anche perché trasformano il premier israeliano e gli altri destinatari del provvedimento in ricercati “globali”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)