Sinner, l'arci-italiano che non ti aspetti: l'uomo dei record ha un cuore azzurro
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Si fa presto a dire "italiano vero": moro, simpatico, chiassoso, che gesticola e si fa notare. Magari pure sciupafemmine. È lo stereotipo di pasta, pizza e mandolino. Poi irrompe il tennista da sogno che Massimo Sartori strappa allo sci e alle sue montagne e consegna alla scuola di Bardonecchia di Riccardo Piatti. E, spinto da una irresistibile e spontanea ondata popolare d'amore conquista tutti, bucando le nostre case attraverso la tv, non solo con mille pubblicità e 73 partite vinte (contro appena 6 perse), ma da ragazzo pulito, sempre corretto, silenzioso e rispettoso, sempre pronto a preoccuparsi per gli altri, che sia un compagno, un avversario o uno spettatore sofferente in tribuna. (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre fonti
È una nuova generazione, un nuovo sport, una diversa fenomenologia di campioni. Dimenticatevi tutta quella retorica (anche giusta) sul sacrificio, sullo sport che ma… (la Repubblica)
Il giovane talento italiano ha stregato tutti in questa stagione tennistica. Ma a quanto ammonta il suo guadagno al termine dell’annata? (Rompipallone – News sul calcio nazionale e internazionale)
«Decisamente». Come mai la scelta di non essere a Malaga? «L'anno è stato lungo e intenso, la Davis è una competizione diversa e secondo noi era giusto che Jannik la vivesse con i compagni di nazionale e il capitano Volandri». (corriereadriatico.it)
Come l'anno scorso il numero 1 del mondo non prenderà parte a nessun torneo ufficiale prima degli Australian Open. Ma quali sono i tornei ai quali prenderà parte il numero 1 del mondo nel 2025? Vediamo tutta la programmazione di Sinner per i primi mesi del nuovo anno fino a Wimbledon. (Tennis World Italia)
L’ultimo impegno di stagione è stato archiviato positivamente. (Liberoquotidiano.it)
Ma allora la televisione è anche buona maestra! Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, è moto soddisfatto: «Jannik Sinner sta appassionando l’Italia. E sta avvicinando sempre più persone al tennis». (Corriere della Sera)
