Tre ore di confronto e la novità del summit nella residenza privata
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L'unico invitato «esterno» è il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Al vertice «politico», che per la prima volta non si svolge a Palazzo Chigi ma nella residenza privata di Giorgia Meloni (location tenuta segreta per motivi di sicurezza), sono ammessi solo i leader del centrodestra. Fuori i capigruppo. La novità è Maurizio Lupi, capo di Noi Moderati, che fa il suo esordio nella stanza dei bottoni nelle riunioni che «contano». (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri media
Vista la giornata fredda, lo staff della premier fa aprire la sala stampa. Un nugolo di cronisti è in attesa davanti a Palazzo Chigi. (La Stampa)
Una apericena per la manovra. E per chiarire dopo le tensioni in maggioranza. Giorgia Meloni ha invitato Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi nella sua casa romana per parlare insieme a Giancarlo Giorgetti della Legge di Bilancio. (Open)
Un aperitivo-cena a casa della premier Meloni (con la finale di Coppa Davis di sottofondo in tv), ma gli ospiti sono di peso - i vicepremier Salvini e Tajani, il ministro dell'Economia Giorgetti e il leader di Noi Moderati Lupi - e il tema leggero non è: come correggere la manovra 2025 per evitare che il testo sia sepolto da emendamenti della stessa maggioranza prestando il fianco agli attacchi della maggioranza. (Today.it)
Dubbi su taglio dell'Irpef e del canone Rai chiesti rispettivamente da Forza Italia e Lega. Al Tesoro il compito di valutare le coperture. (La Verità)
Il vertice di maggioranza di domenica ha stabilito la linea per la prossima Legge di Bilancio: poche modifiche, condivise da tutti i partiti di governo, e solo se approvate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha il compito di valutare le coperture. (Sky Tg24 )
Un vertice in cui, hanno spiegato fonti ti Palazzo Chigi, c’è stata «una piena condivisione di vedute». Tre ore di vertice di maggioranza sulla manovra, al quale oltre al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni hanno partecipato Antonio Tajani, Matteo Salvini, Maurizio Lupi e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, sono servite a mettere alcuni punti fermi sul provvedimento. (ilmessaggero.it)