Viktor Orbán aggredito durante una conferenza stampa al Parlamento europeo: un manifestante gli si scaglia addosso

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Un uomo si è lanciato contro il premier ungherese, Viktor Orbán, durante una conferenza stampa tenuta al Parlamento europeo. Il manifestante si è scagliato contro il presidente lanciandogli cartacce e urlando: la scorta lo ha bloccato e buttato a terra. «Un commento per spiegare la cultura politica ungherese – ha detto Orbán commentando l’accaduto - La lingua ungherese è molto diretta, anche la comunicazione può essere dura. (Corriere TV)

Se ne è parlato anche su altre testate

Negoziati immediati con Putin per la pace in Ucraina, il rifiuto della politica comune sulla migrazione e l’accusa all’élite della bolla europea di lasciare fuori dai giochi di potere le forze sovraniste, in grande ascesa in mezza Europa. (EuNews)

Paura per Viktor Orbàn, durante la conferenza stampa al Parlamento europeo. Il manifestante (Secolo d'Italia)

“Entrambi i leader in Ucraina e Russia sono fortemente convinti che il tempo sia dalla loro, quindi non vogliono un cessate il fuoco. E questo non è positivo per l’Europa, io non mi concentro sugli interessi russi o ucraini”, ha detto Orban. (RSI.ch Informazione)

Paura per Orbàn a Strasburgo: l’aggressione sventata dalle forze di sicurezza (video)

Il primo ministro dell'Ungheria Viktor Orban è stato aggredito da un contestatore durante una conferenza stampa al Parlamento Europeo. Scherzando il primo ministro ungherese ha commentato: "In Ungheria si fa così". (il Giornale)

«L'élite fatta dal centrosinistra, dai liberali e dal centrodestra deve decidere se continuare a difendere lo status quo o accettare il cambiamento», ha scandito. Sulla guerra in Ucraina al premier sono arrivate una salva di domande. (Corriere del Ticino)

Carmelo Miano, 24 anni, sapeva che gli inquirenti gli stavano addosso, subito dopo il primo accesso illegale ai server su cui si appoggiava la cittadella giudiziaria di Napoli, ormai nel 2020. Ha iniziato violare le caselle di posta elettronica e i profili social delle procure e dei magistrati che stavano indagando su di lui perché voleva sapere a che punto fosse l’inchiesta. (Open)