Il paradosso dei missili nella guerra in Ucraina
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Minacce di guerra, intenti (dichiarati, quanto meno) di pace. Difficile capire se si tratti di banale retorica di guerra o se abbia a che fare con la dialettica dello “Zar”, ma resta un’apparente contraddizione nella posizione russa. E lo sottolineiamo: apparente. Secondo il professor Aldo Ferrari, ordinario all’Università Ca’ Foscari di Venezia, esperto di storia dell’Eurasia, la realtà in effetti è un’altra, e i due messaggi quindi non si contraddicono. (Corriere del Ticino)
Se ne è parlato anche su altri media
Getting your Trinity Audio player ready... I missili Oreshnik viaggiano a 10 volte la velocità del suono e quindi non possono essere intercettati (Dire)
L'esercito russo ha attaccato gli impianti energetici dell'Ucraina causando un esteso blackout. Diverse esplosioni sono state segnalate a Kiev, Kharkiv, Rivne, Khmelnytskyi, Lutsk e in molte altre città dell'area centrale e occidentale del Paese. (Il Sole 24 ORE)
«Non c’è difesa dal missile ipersonico di Mosca, pure gli Stati Uniti farebbero fatica a neutralizzarlo. Ma i russi ne hanno pochi e non possono produrli a livello industriale, in un confronto con la Nato la Russia uscirebbe sconfitta». (ilmessaggero.it)
Il giorno dopo il primo lancio del missile ipersonico russo Oreshnik sull’Ucraina è tempo di assestamento. La Russia esulta: nonostante il bombardamento in sé non sia stato nulla di eclatante, la sola notizia che Mosca ha testato un nuovo ordigno è bastata a impressionare il mondo. (il manifesto)
Il servizio di sicurezza ucraino ha mostrato domenica all’Associated Press e altri media i rottami del nuovo missile balistico sperimentale russo che giovedì ha colpito una fabbrica a Dnipro. I frammenti del missile Oreshnik non sono ancora stati analizzati, hanno dichiarato i funzionari di sicurezza. (LAPRESSE)
Kiev, 28 nov. nord-occidentali di Rivne e Volinia, invece sono senza corrente elettrica rispettivamente 280.000 e 215.000 utenti. (il Dolomiti)