Consulta, Calenda spacca il centrosinistra. E i meloniani gli offrono una commissione

Consulta, Calenda spacca il centrosinistra. E i meloniani gli offrono una commissione
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ilmessaggero.it ESTERI

Più che dal via si riparte da giovedì scorso. Da quando cioè la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si era convinta di poter tentare il blitz dopo aver persuaso una parte dell’opposizione a sostenere con i (pochi) voti necessari la nomina di Francesco Saverio Marini a membro della Corte costituzionale. Come? Voci incontrollate all’interno della maggioranza parlano della direzione del Tg3 assegnata al Movimento 5 stelle, di una promessa di aprire spazi di compensazione per Azione di Carlo Calenda e di un oggi indicibile soccorso esterno da parte di Iv. (ilmessaggero.it)

Su altri media

Il «chiarimento» dell’Idf: «Avevamo avvertito di rimanere in spazi protetti».«Non esiste la giustificazione di dire che le forze armate israeliane avevano avvisato l’Unifil che alcune delle basi dovevano essere lasciate. (La Verità)

Le opposizioni hanno risposto accusando il Governo di non essere stato in grado di fronteggiare l'atteggiamento di Stellantis, il gruppo automobilistico che controlla tutti i grandi stabilimenti di produzione di veicoli in Italia e sotto cui rientra anche il marchio Fiat. (QuiFinanza)

Il video con cui Giorgia precisava che non avrebbe alzato le tasse ha stoppato anticipazioni e battibecchi interni al centrodestra. (La Verità)

CALENDA ATTACCA SCHLEIN: “L’OPPOSIZIONE NON SI ESERCITA SULL’AVENTINO”

La compattezza è stata importante per segnalare alla premier che sui giudici della Consulta va raggiunto un accordo. Carlo Calenda critica la strategia del fu campo largo sull’elezione del nuovo giudice della Corte costituzionale (L'Opinione delle Libertà)

Le opposizioni presentano la loro mozione su Stellantis. Nella nostra mozione chiediamo", tra le altre cose, "la predisposizione di un pacchetto di iniziative a supporto della filiera produttiva automotive"; l'interruzione del processo di spinta alla delocalizzazione degli investimenti dei fornitori; la cessazione del ricorso al lavoro somministrato; un piano di assunzioni per determinare un necessario cambio generazionale; il mantenimento in Italia dei settori della progettazione". (Il Messaggero Veneto)

quattro governi: il secondo governo di Silvio Berlusconi, rimasto in carica dall’11 giugno 2001 al 23 aprile 2005; il terzo governo Berlusconi, dal 23 aprile 2005 al 17 maggio 2006; il quarto governo Berlusconi, dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011; e l’attuale governo di Giorgia Meloni, in carica dal 22 ottobre 2022. (Pagella Politica)