Elio Germano: «Spero che di Berlinguer resti la bellezza di occuparsi degli altri. Quel Pci insegnò la democrazia»
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Non aveva ancora 4 anni quando, a Padova, nel giugno del 1984, Enrico Berlinguer se ne andò stroncato da un ictus. Eppure da adesso, per molte generazioni a venire, se il cinema ancora ha qualche chance di ricostruire e tramandare pezzi di storia e ridare vita ai suoi protagonisti, il segretario più amato del Partito comunista italiano avrà il suo volto, la sua testa incassata tra le spalle, il suo eloquio tanto efficace nella scelta precisa della parole quanto incerto nel tono della voce. (Sette del Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Per non parlare del livello etico di politici come Moro o Berlinguer. Vedere quello che è stato il popolo italiano, il suo senso di comunità, la sua unione in un ideale egualitario e democratico, se paragonato all’egoismo odierno e alla disillusione di massa, può creare un senso di nostalgia enorme. (Onda Rock)
Lacrime per Berlinguer – La grande ambizione: dopo i primi fotogrammi, le lacrime già mi rigavano il volto, man mano che il film si snodava tra vicende che avevo e che avevamo in tanti vissuto, la commozione procedeva con l’attenzione. (Il Fatto Quotidiano)
"Ai tempi di Berlinguer c'era un rispetto della pluralità che oggi manca, malati come siamo di leaderismo". Leggi tutta la notizia (Virgilio)
Ore 18:57 ... Presenterà il suo film "Berlinguer - La grande ambizione”. L'appuntamento con l'artista sarà dopo la proiezione del film delle ore 21.30 (Cronache Fermane)
Il film è già in programmazione al cinema di Longuelo: per consultare il calendario clicca qui. Bergamo. Sold out al Cinema Conca Verde di Bergamo per l’incontro con Elio Germano e Andrea Segre, rispettivamente attore protagonista e regista del film “Berlinguer - La grande ambizione”. (BergamoNews.it)
In programmazione arriva Berlinguer - La grande ambizione. Inizia nel 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato dei servizi bulgari, attraverso le campagne elettorali e i viaggi a Mosca, le copertine dei giornali di tutto il mondo e le rischiose relazioni con il potere, fino all’assassinio nel 1978 del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro: la storia di un uomo e di un popolo per cui vita e politica, privato e collettivo, erano indissolubilmente legati. (il Resto del Carlino)