Tassi, FED pronta al taglio: quali scenari per l’obbligazionario USA?

Tassi, FED pronta al taglio: quali scenari per l’obbligazionario USA?
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QuiFinanza ECONOMIA

"Per la maggior parte degli ultimi venticinque anni, i tassi d’interesse reali a breve termine negli Stati Uniti sono stati bassi o negativi, tranne nei momenti di inasprimento della politica monetaria. Oggi, i prezzi di mercato prevedono che i tassi reali a breve termine rimarranno positivi, il che è coerente con un atterraggio morbido piuttosto che con una recessione". E' quanto sottolinea Chris Iggo, Chief Investment Officer di AXA IM Core spiegando che i titoli obbligazionari hanno registrato una buona performance sulla scia delle aspettative dovish sui tassi e dei dati economici più modesti. (QuiFinanza)

Su altre testate

Ultim'ora news 13 settembre ore 14 (Milano Finanza)

Sono le prossime mosse delle banche centrali l’argomento principale di cui discutono gli investitori oggi. Archivaito il taglio ieri della Bce ora si guarda alla Fed: le nuove scommesse di un taglio da 50 pb fanno scendere il dollaro e salire l’oro a un nuovo massim storico. (FIRSTonline)

S&P 100 Nasdaq 100 (LA STAMPA Finanza)

Euro e oro in volo, le Borse puntano sul maxi-taglio Fed

Il calo dell’inflazione sta proseguendo e la Banca centrale europea ieri ha dunque deciso di tagliare di 0,25 punti i tassi di riferimento dell’area euro. Questo trend di riduzione del costo del denaro continuerà ad essere un supporto di rilievo per i mercati azionari? E quali riflessi avrà sulle valute maggiori questa nuova geografia dei tassi? (Corriere del Ticino)

Venerdì, i principali indici di Wall Street hanno registrato un aumento, poiché gli investitori hanno rivalutato la possibilità di un significativo taglio dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve nella prossima settimana. (Websim)

Il movimento ribassista dovrebbe infatti tener conto dell'indebolimento dei rendimenti obbligazionari espressi nella stessa valuta. Il rafforzamento della moneta unica non è tuttavia anomalo, né lo è il contestuale balzo dell'oro sopra i 2.600 dollari l'oncia (nuovo record): è semplicemente in modo con cui i mercati hanno reagito al riaccendersi delle speranze che la Fed possa sforbiciare il costo del denaro dello 0,50% la prossima settimana. (il Giornale)