Stop al gas russo: le rotte alternative per l'Europa
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La scadenza del contratto di transito quinquennale tra Russia e Ucraina, assieme al suo mancato rinnovo, non ha preso di certo l'Europa o la Russia alla sprovvista. La Commissione europea ha dichiarato che l'interruzione del transito del gas russo attraverso il territorio ucraino verso l'Ue era "prevista" e ha ribadito che il blocco è "pronto" a sostituire la fornitura ai Paesi più colpiti attraverso quattro rotte alternative. (il Giornale)
Ne parlano anche altre fonti
I prezzi del gas naturale in Europa stanno aumentando. È il primo effetto immediato, una scossa, che segna però un momento cruciale: la fine dell'era del gas russo a basso costo per la Ue. (ilmessaggero.it)
Una strategia dell'Ucraina che, in guerra con la Russia, punta a indebolire l'economia del regime di Putin, ma al tempo stesso mette sotto scacco l'Europa che (assieme ai suoi alleati) deve confermare la quantità e qualità degli aiuti degli ultimi anni. (Torino Cronaca)
Il tasso di criminalità nel nostro Paese è a un livello che nessuno ha mai visto prima. "Quando ho detto che i criminali che arrivano sono molto peggiori di quelli che abbiamo nel nostro Paese - ha scritto su Truth - questa affermazione è stata costantemente smentita dai Democratici e dai Fake News Media, ma si è rivelata vera. (Tuttosport)
La morte del trentanovesimo presidente americano, Jimmy Carter, sta producendo numerosi racconti sul difficile periodo della sua presidenza, ma anche sul grande lavoro svolto da ex presidente nel campo della diplomazia internazionale e dei programmi per aiutare i poveri. (Il Giornale d'Italia)
Il Cremlino ha annunciato la sospensione delle forniture alla Moldova per una questione di debiti non pagati, cosicché, al di là del blocco ucraino, Chisinau non riceverà gas russo nemmeno via Turchia e Corridoio sud, dovendo per forza di cose ricorrere a maggiori importazioni dai mercati europei. (RSI)
Lo scrive la Commissione europea nelle conclusioni della sua valutazione sullo stop del contratto tra Kiev e Mosca, indicando le le rotte alternative di approvvigionamento "per portare i volumi necessari" in Europa attraverso i "quattro principali percorsi di diversificazione, con volumi provenienti principalmente dai terminali Gnl in Germania, Grecia, Italia e Polonia ma forse anche dalla Turchia". (QUOTIDIANO NAZIONALE)