Air strikes israeliani su tutta la Siria
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Nella giornata di ieri è continuata incessante la campagna di bombardamenti aerei lanciata dalle IDF su tutto il territorio siriano. Si sono contati almeno 300 attacchi aerei da parte della Heyl Ha’Avir da nord a sud della Siria; obiettivo distruggere il più possibile i sistemi d’arma ancora funzionanti appartenuti al precedente regime di Bashar al-Assad e che potrebbero essere reimpiegati dai nuovi governanti o da formazioni terroristiche contro Israele (Ares Osservatorio Difesa)
Se ne è parlato anche su altri media
L’’Osservatorio siriano per i diritti umani’ ha riferito che i siti «sono stati distrutti». Le immagini mostrano i bombardamenti aerei condotti dall’esercito israeliano contro i principali siti militari in Siria. (Corriere TV)
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avvertito i nuovi governanti della Siria di non seguire le orme del precedente regime del presidente Bashar al-Assad e di permettere all'Iran di "ristabilirsi" nel Paese. (il Dolomiti)
L'esercito israeliano ha diffuso un filmato che mostra i reparti dei paracadutisti mentre entrano in Syria, dal lato delle alture del Golan dopo il crollo del regime di Assad. (la Repubblica)
Non è un mistero che gli USA guardino con sospetto al movimento HTS, inserito nell’elenco delle organizzazioni terroristiche, ma soprattutto al leader Abu Mohammed al-Jolani, ex jihadista designato dal Dipartimento di Stato americano come «terrorista globale». (Corriere del Ticino)
La città si trova a circa 180 km da Al Fashir, il capoluogo del Darfur Settentrionale, che è da maggio sotto il controllo delle Forze di Supporto Rapido (Rsf). A riferire la notizia è l'organizzazione Emergency Lawyers, un gruppo di avvocati pro-democrazia. (Il Giornale d'Italia)
L''esercito israeliano ha pubblicato diversi video che mostrano attacchi alla Siria, compreso il porto di Latakia. I filmati includono navi della marina e aerei dell'aviazione che, secondo l'esercito israeliano, hanno preso parte ai raid in Siria. (Il Sole 24 ORE)