Netanyahu, il mandato d’arresto è una farsa: anche la Francia si esprime
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Anche la Francia trova il modo per rendere sempre più farsa la decisione della Corte Penale Internazionale dell’Aia in merito al mandato d’arresto per Netanyahu. Dopo che Sudamerica ed Europa si sono espresse in maniera netta sulla scelta, definita sbagliata, pure un altro dei paesi più importanti in Europa dice la sua. Il Ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot si è così espresso: “alcuni leader potrebbero godere dell’immunità dall’arresto da parte della Corte Penale Internazionale dell’Aia”. (StrettoWeb)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il 21 novembre 2024, la Corte Penale Internazionale (CPI) ha convalidato le richieste di arresto presentate dal procuratore generale Karim Khan nei confronti di Benjamin Netanyahu, Yoav Gallant e Mohammad Deif per crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi nel conflitto a Gaza. (Valigia Blu)
La (non) posizione dell'Italia rispetto al mandato di cattura emesso dalla Corte Penale Internazionale (CPI) nei confronti di Benjamin Netanyahu può non sorprendere, data la storica ambiguità del nostro paese e l'incapacità istituzionale di assumere una posizione netta e chiara nelle crisi internazionali. (Italia Oggi)
«Non può esserci equivalenza tra il gruppo terroristico Hamas e lo Stato di Israele». (Secolo d'Italia)
Lanci dal Libano sulla Galilea mentre secondo i media Netanyahu avrebbe accettato "in linea di principio" la proposta di cessate il fuoco con Hezbollah. (Fanpage.it)
Lo ha detto oggi l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera Josep Borrell a margine del G7 Affari Esteri di Fiuggi. Fiuggi, 26 nov. (Agenzia askanews)
Se in un primo momento l’unico paese mediatore e garante dell’intesa alla base del cessate il fuoco tra Israele e Libano dovevano essere gli Stati Uniti, Emmanuel Macron è riuscito a ritagliare un ruolo di primo piano anche per la Francia. (Il Fatto Quotidiano)