I conti con il doppiopesismo
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Il G7 dei ministri degli Esteri, riunito a Fiuggi, sta discutendo anche sul mandato di arresto a carico di Benjamin Netanyahu, spiccato dalla Corte penale internazionale. Vedremo se i Sette arriveranno a una posizione comune. Un anno e mezzo fa, il 17 marzo 2023, quando la stessa Corte prese il medesimo provvedimento nei confronti di Vladimir Putin, non ci fu bisogno di alcuna discussione. Tutti appoggiarono, anzi lodarono la decisione dei giudici dell’Aia. (Corriere della Sera)
Su altre fonti
La Corte penale internazionale dell’Aia (Cpi) ha emesso un mandato di cattura per il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo ex ministro della Difesa, Yoav Gallant e, con loro, per il capo dell’ala militare di Hamas, Mohammed Diab Ibrahim Al-Masri (come Mohammed Deif). (il Giornale)
''L'unico ostacolo per arrivare a un cessate il fuoco è Netanyahu. Parole dure e ampiamente previste quelle del ministro degli Esteri dell'Autorità (Secolo d'Italia)
Parole nette. Chiare. Un messaggio da un vicepremier a un altro vicepremier. «La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. È una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C'è di mezzo un Paese. (Avvenire)
Nel suo ultimo saggio, “Il suicidio di Israele”, sostiene che l’unica chiave per il futuro è rinnovare l’idea di un’Israele che ponga fine all’occupazione, favorisca la creazione di uno Stato palestinese e riaffermi l’uguaglianza tra i suoi cittadini. (la Repubblica)
“Deve essere emessa la condanna a morte per Netanyahu e i leader criminali di questo regime”. “Hanno emesso un mandato di arresto nei loro confronti. (LAPRESSE)
«La Corte dell’Aja ha presentato oggi ulteriori prove dei doppi standard e dell’ipocrisia della comunità internazionale e delle istituzioni delle Nazioni unite». Sono parole di Avigdor Lieberman, ex ministro degli esteri di Israele, e in effetti i doppi standard sono stati una costante nella giurisdizione penale internazionale. (il manifesto)