Viaggio nel secondo tempo di Trump, con uno sguardo sulla post-democrazia
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Trump ha vinto con uno spostamento d’onda a destra di tutto l’elettorato e molto più del 2016 prendendosi anche Camera e Senato accorpando un potere enorme e dunque la domanda è per farne cosa ? Certo i democratici “non l’hanno visto arrivare” o non han voluto vedere una protesta e malessere diffusi. Primo mandato non consecutivo dopo 120 anni vincendo anche nel voto popolare ben oltre il 51% e con una forte campagna di marketing politico tutti i ceti popolari, minoranze comprese e anche le donne. (GLI STATI GENERALI)
Su altre fonti
Sarebbe cosa buona e giusta che i sedicenti democratici-progressisti in giro per l’Occidente comprendessero che nell’orientare il voto dei loro concittadini pesano fattori più consistenti, più strutturali. (La Stampa)
Abbiamo analizzato i dati di 6 categorie di elettori ed elettrici Usa: genere, etnia, età, residenza, appartenenza politica e coloro che hanno votato per la prima volta. Ecco cosa è emerso (Open)
Per stare solo alle ultime prese di posizione, basti pensare (vera o no che sia la telefonata con Putin) alle conseguenze geopolitiche di una possibile “pax russo-americana” siglata sulla testa dell’Ucraina e dell’Ue. (ilmessaggero.it)
Il trumpismo è un’ideologia o un metodo di governo, basato su pragmatismo e imprevedibilità? La differenza non è senza conseguenze per gli alleati europei, ansiosi di contare con Donald Trump. (Corriere della Sera)
Bruxelles – Dopo l’elezione di Trump negli Stati Uniti, in Unione Europea “dobbiamo essere pronti”. Questo l’avvertimento dell’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Josep Borrell, durante la plenaria del Parlamento europeo a Bruxelles. (EuNews)
"All’indomani della vittoria americana di Donald Trump l’Europa è chiamata ad interrogarsi su quelli che saranno i nuovi scenari geopolitici e sulle conseguenze anche sul piano economico. (LA STAMPA Finanza)