Il vertice sui migranti. La premier non cede sull’Albania: "Avanti con soluzioni innovative"

Il vertice sui migranti. La premier non cede sull’Albania: Avanti con soluzioni innovative
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QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

Avanti tutta. Il vertice annunciato in Finlandia dalla premier è durato un attimo. Del resto, serviva a confermare solennemente quanto anticipato ad Atreju: "Non mollerò sui centri per migranti in Albania dovessi perderci il sonno". Il comunicato finale che arriva dopo un’oretta ribadisce "la ferma intenzione di continuare a lavorare, insieme ai partner Ue, e in linea con le conclusioni del Consiglio europeo del 19 dicembre sulle ’soluzioni innovative’ al fenomeno migratorio". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Ignorando le decisioni dei giudici sui Paesi sicuri. (LA NOTIZIA)

Una promessa, quella della premier, che nasce da un bisogno impellente, quello di correggere un'iniziativa che fino ad ora si è rivelata un clamoroso flop, un flop che peserà sulle tasche degli italiani per una cifra che si aggirerà intorno al miliardo di euro. (Today.it)

Meloni convoca un veloce vertice ristretto (senza Salvini) per chiarire che sui migranti non intende cedere terreno al leghista e per ribadire la linea dura: avanti sui centri in Albania a costo di aggirare leggi e forzare sentenze. (il manifesto)

Migranti in Albania, dopo il vertice Meloni conferma: «Avanti con soluzioni innovative»

Anche alla luce della recente sentenza della Corte di Cassazione che ha indicato le competenze relative all'individuazione dei Paesi di origine sicura a livello nazionale, il vertice ha ribadito la ferma intenzione di tirare dritto nel suo lavoro, "insieme ai partner Ue e in linea con le Conclusioni del Consiglio Europeo dello scorso 19 dicembre, sulle cosiddette 'soluzioni innovative' al fenomeno migratorio". (Il Giornale d'Italia)

Giorgia Meloni e Matteo Piantedosi hanno una sola linea: i centri per i migranti in Albania sono pronti e presto, anzi prestissimo, verranno riattivati. E questo anche in virtù della sentenza della Cassazione del 19 dicembre. (Avvenire)

«Anche alla luce della recente sentenza della corte di Cassazione che ha indicato le competenze relative all'individuazione dei Paesi di origine sicura a livello nazionale - è scritto nella nota diramata da Palazzo Chigi - il vertice ha ribadito la ferma intenzione di continuare a lavorare, insieme ai partner Ue e in linea con le Conclusioni del Consiglio Europeo dello scorso 19 dicembre, sulle cosiddette “soluzioni innovative” al fenomeno migratorio». (Corriere della Sera)