Nuova legge regionale, sbarrata la candidatura a 70 sindaci della provincia di Benevento

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“La nuova legge elettorale approvata ieri dal Consiglio regionale della Campania con i voti della sinistra avrà notevoli risvolti sul piano della rappresentanza nella prossima tornata elettorale, prevista per ottobre 2025 a meno di possibili “coup de théâtre” da parte del Presidente De Luca, non nuovo a trovate sorprendenti nel caso il braccio di ferro intrapreso con il suo partito dovesse piegarsi non a suo favore. (anteprima24.it)

Su altre fonti

A seguito della risposta di Trenitalia qui •> , i Sindaci degli stessi Comuni hanno diramato un comunicato che pubblichiamo di seguito. (Cronache Cittadine)

Dopo l’approvazione in consiglio regionale della legge che di fatto consente al Governatore di candidarsi, la parola passa ai sindaci del territorio. Esercizi stilistici di equilibrio a parte, è palese la posizione dei sindaci che stanno tutti con De Luca, anche se, soprattutto quelli del Pd, seguono la linea dei vertici regionali che puntano a ricucire lo strappo con la segreteria nazionale guidata da Elly Schlein che, di fatto, ha già ribadito che per De Luca non vi sarà alcuna ricandidatura col simbolo del Pd. (Metropolisweb)

"Si fanno dibattiti sul mandato, che però significa solo una cosa: non interrompere un lavoro che richiede anni, fatica immane, conoscenza dei problemi. C'è la necessità di dare continuità al lavoro. Come si fa a non capire una cosa del genere". (La Repubblica)

Cananzi: “Va riconosciuto il lavoro del governatore, ma ora è giusto che lui lasci”

Il divorzio tra i dem e il vulcanico presidente campano è insomma sancito. "Prendiamo atto". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Solo le Camere possono infatti modificare la legge statale del 2004 che fissa a due il limite massimo dei mandati consecutivi per i presidenti di Regione. (ilgazzettino.it)

«Il lavoro svolto da Vincenzo De luca in questi dieci anni va rispettato perché ha inciso positivamente sulla vita dei cittadini. Ma quando si parla di terzo mandato, il discorso va impostato diversamente», spiega Raffaele Cananzi. (La Repubblica)