Martin, la pagella del campione: velocità e Sprint da 10 e lode
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Jorge Martin ai raggi X: il campione MotoGP 2024 visto sotto la lente di ingrandimento degli aspetti agonistici essenziali del suo profilo di pilota: dalla velocità, al rendimento nei due tipi di gara, la Sprint e il GP, alla testa. Sotto il profilo dello spagnolo che con la Ducati Pramac ha centrato la sua prima corona in top class al termine di una stagione molto regolare e di altissimo livello. Ha una velocità naturale, pronta all’uso, che non deve quasi essere preparata nelle sessioni di prove libere. (La Gazzetta dello Sport)
La notizia riportata su altri media
“Se ho avuto paura? Sì, in partenza, quando tutto poteva succedere, e all’ultimo giro, perché perdere il titolo alla fine mi avrebbe fatto girare le scatole” ha scherzato Campinoti ai microfoni di Sky Sport MotoGP dopo il GP Barcellona. (Motosprint)
E proprio nella sede dell'Azienda a Casole d’Elsa (Siena) i dipendenti hanno seguito l’ultimo Gran Premio con il fiato sospeso fino al traguardo. L'impresa è riuscita con Jorge Martin, pilota entrato a far parte della squadra nel 2021, dove lo spagnolo ha trovato una seconda famiglia che lo ha sostenuto in ogni frangente, anche quelli più difficili. (inSella)
Jorge Martin, campione del mondo nelle MotoGP, è stato premiato per la sua perseveranza. Guidando per il team satellite Ducati-Pramac, ha vinto il suo primo titolo soffiando il successo a Francesco Bagnaia, pilota del team ufficiale del marchio italiano. (Corriere del Ticino)
Sembrava un sogno irrealizzabile invece oggi, durante l’ultima sfida, si è avverato sul serio. Questa è la storia di Paolo Campinoti, proprietario di Pramac, che da imprenditore nel settore della produzione di generatori di corrente, si ritrova oggi a vivere il sogno del campionato mondiale MotoGP grazie la suo team. (gonews)
Grazie ai miei tifosi, questa è anche per Valencia. "È fantastico, non so cosa dire, sono choccato. (Sport Mediaset)
“Il secondo? Il secondo è solo il primo dei perdenti”. Enzo Ferrari la pensava così e quella risposta data nel bel mezzo di una intervista è diventata, poi, una sorta di motto ripetuto non più solo nel motosport e nello sport in genere. (MOW)