PERSONE ANORMALI - Episodio 7 - Buca con mango! 

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Il Giornale d'Italia SPORT

Il ritorno da Mondovì e dalle mangiatoie di Natale fu una faccenda a suo modo difficile, nonostante la relativamente breve distanza dalla città. A Natale non ci sono soltanto i Babbi Natale e i Santa Claus e gli alberi e i panettoni: ci sono anche i film di Natale, in ispecie quelli romantici. E lui ogni volta che tornava a Mondovì non poteva fare a meno certamente di stare in famiglia, di salutare e visitare vecchi amici, ma aveva anche bisogno di tirare qualche remo in barca, riposare le ossa davanti ad un film in poltrona o divano, con il plaid scozzese e la tazza di latte caldo con la Ovomaltina. Anche solo il pensiero di incontrare una donna in quei momenti risulta faticosissimo, eppure appena vedi una love story sullo schermo sai che non potrai sfuggire né a quel pensiero né a quella realtà. Se non hai una storia in corso ti mortifichi per la tua inadempienza; se ce la hai ti interroghi sul suo svolgimento, ma se hai una cosa totalmente in sospeso ti trovi in un fottuto limbo. Un limbo che può contemporaneamente rassicurarti o rovinarti la atmosfera di feste correnti. Davanti alla ennesima proiezione del classico LOVE ACTUALLY lui si trovò a fare i conti con la considerazione che non aveva avuto modo di amare nessuna ragazza ormai da qualche anno, ed il sospetto che forse non ne fosse più capace cominciò a fornirgli una sottostante non sottile angoscia. Tornato in città lui volle star solo il più possibile, pensando bene anche se fosse il caso di provare a rivederla, quella ragazza stramba. Nel contempo avrebbe voluto smettere di mangiare almeno per i successivi sei mesi, ma invece proprio appena tornato fu preso da una insana voglia di farsi da mangiare per otturare la semivolontaria solitudine. Lui non voleva quadratamente mangiare mai ppiú, questo è accertato, ma con una certa quantità di inconsapevolismo pensò che voleva andare per supermercati a provare TUTTI i tipi di ravioli e cappelletti confezionati nelle diverse marche e tipologie, battere il territorio nel contempo (sì, in realtà a non dirsi di incontrarla) oltre a godersi il piacere della successiva tavola solinga, nonché della perversione di farsi il sugo di noci da solo ed abbinarlo ad un trito di prezzemolo, salvia, noce moscata e foglie di baby spinaci, sugli svariati tipi di tortelli. Si sentiva un grande cuoco del cazzo, oltre che un personaggio da Action book del grande Wilbur, e diciamolo. E per andare a fare la spesa lui aveva un abbigliamento specifico: Aquascutum double face foderato in herringbone color verdone (su sua indicazione e realizzazione) jeans bluette e comodissime DocMartens in cuoio martellato marròn. Camicia azzurra vecchiotta, golf in misto cachemire verdino spento, vecchia cintura toscana comprata da un ex sellaio di Poggibonsi. Il supermarket, dismessi gli asfissianti motivetti di fine anno, trasmette la classica canzonetta marinara di Charles Trenet, seguita schizofrenicamente da un vieppiù modernista BLUE MONDAY dei New Order. Lui compra una finta Nutella color sabbia alla nocciola, del burro danese, le patatine alla salsa barbecue, un pallottolone di insalata iceberg, la Pepsi Lime, un bustone di crocchette di patate surgelate, bastoncini di pesce Findus, salsa al tamarindo, panetti con l'uva, pesto senza aglio, rigatoni. Lui saltella da un filare all'altro, facendo cucù con la testa agli angoli (hai visto mai lei fosse lì dietro, improvvisamente), e non senza un briciolo di contentezza per la spesina contenente un nuovo raviolo al brasato vegetariano. Ah, ecco, anche della frutta esotica disidratata. Mango! Guarda anche in giro se lei per caso è fuori, nel parcheggio. Ma lei non c'è mica. Lei è a casa con sua madre. Non abita più da sola da quando ha avuto quella botta depressiva che per poco non finiva in ospedal (Il Giornale d'Italia)

La notizia riportata su altri media

La Juve parte fortissimo e trova la doppietta di Khéphren Thuram, che ha scelto il momento migliore per iniziare a segnare con la maglia della Vecchia Signora. La Juve viene ancora beffata nel finale, tornando a quella pareggite acuta che ha rovinato la seconda parte del girone d’andata. (il Giornale)

La Juventus parte forte nel primo tempo, mettendo subito in difficoltà la Fiorentina. Nonostante una Fiorentina schiacciata nei primi minuti, la Juve trova il vantaggio al 20esimo grazie a Thuram: il francese approfitta di un buco difensivo e, con una percussione centrale, batte De Gea. (Radio Radio)

Grazie a un gol di Sottil all'87', la Fiorentina evita la terza sconfitta consecutiva in campionato costringendo la Juve al 21° pareggio del 2024. La squadra di Thiago Motta parte meglio e passa con Thuram al 23'. (Sky Sport)

Juventus-Fiorentina 2-2, le pagelle: Thuram inarrestabile (7,5), Conceiçao sgusciante (6,5). Kalulu non perfetto (5,5)

In precedenza la Juve era andata in vantaggio con la prima rete in bianconero di Khephren Thuram, la Viola aveva pareggiato con gol del grande ex Moise Kean, ora a quota 11 nella classifica dei marcatori. (Tiscali)

Contro la formazione di Palladino sarà una gara complicata per i Juventus Fiorentina in corso, l'arbitro Mariani ferma il gioco per alcuni minuti: c'entra Dusan Vlahovic. (SpazioJ)

Per la Viola, in gol l'ex bianconero Kean (che non esulta) e, nei minuti finali, il guizzo di Sottil. Per il resto dà sicurezza a tutto il reparto difensivo. (Leggo.it)