Cosa sta succedendo in Romania e cosa c’entra TikTok

Cosa sta succedendo in Romania e cosa c’entra TikTok
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Fanpage.it ESTERI

In Romania il partito liberale avrebbe finanziato una campagna su TikTok a favore del candidato filorusso Georgescu. Dopo la decisione della Corte costituzionale di annullare il primo turno per sospette interferenze russe, ore le autorità romene vogliono vederci chiaro. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altri media

Sassari. Anche quest’anno il Canopoleno, in occasione delle festività natalizie ha organizzato “Regalopoleno”. (SARdies.it)

I recenti spogli in Romania hanno visto una serie di eventi significativi e decisioni controverse. 2. Il partito del candidato Georgescu, vincente, ha ottenuto complessivamente oltre il 30% dei voti, triplicando il risultato del 2020. (Radio Radio)

La Commissione Ue ha avviato un procedimento formale nei confronti di TikTok per sospetta violazione della legge sui servizi digitali (Dsa) in relazione all'obbligo di TikTok di valutare e mitigare i rischi sistemici legati all'integrità delle elezioni, in particolare nel contesto delle presidenziali rumene del 24 novembre vinte a sorpresa dal candidato filorusso di estrema destra Călin Georgescu. (ilmessaggero.it)

Romania. L'indagine ANAF smentisce la Corte Costituzionale e smonta il caso Georgescu. La campagna TikTok non è stata pagata dai russi ma dal Partito Nazionale Liberale, filo-europeo (Vladimir Volcic)

Secondo un nuovo rapporto dell’agenzia di stampa investigativa snoop.ro, il Partito Nazionale Liberale rumeno di centro-destra avrebbe finanziato la campagna su TikTok che ha finito per favorire il candidato indipendente di estrema destra Calin Georgescu. (Il Fatto Quotidiano)

Il 56enne Tonino Stirpe, Brigadiere Capo dell’Arma dei Carabinieri, già in servizio presso l’Aliquota Radiomobile del N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Alatri, lascia la benemerita dopo 36 anni di onorato servizio. (Frosinone News)

Secondo quanto riportato dal sito investigativo Snoop, l’audit recentemente concluso dall’ANAF ha confermato che la campagna è stata finanziata dal Partito Nazionale Liberale (PNL), nonostante le precedenti accuse dell’intelligence rumena che imputavano il finanziamento ai russi. (Farodiroma)