Perché è poco divertente il gioco degli specchi sul Quirinale
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Perché è poco divertente il gioco degli specchi sul Quirinale Per quanta tempestività e scaltrezza politica ci abbia messo la premier Giorgia Meloni per apprezzare pubblicamente il messaggio televisivo di Capodanno del presidente della Repubblica, nonostante il “dispiacere” attribuitole da Monica Guerzoni sul Corriere della Sera per “le ombre su sanità e detenuti”, l’intervento di Sergio Mattarella non ha potuto sottrarsi al gioco degli specchi. (Start Magazine)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Quel richiamo c'era ed è stato uno dei più insistiti nel discorso pronunciato da Mattarella, in piedi, nell'arco di 15 minuti. Alza il telefono, chiama il Capo dello Stato, lo ringrazia, gli fa gli auguri, esprime l'apprezzamento suo personale e dell'intero governo per il messaggio di fine anno e in particolare per «il richiamo del presidente al valore fondamentale del patriottismo». (Il Dubbio)
Patriottismo è una parola cara alla destra. L’hanno seguito in dieci milioni e settecentomila, centomila in più rispetto all’anno precedente, il messaggio di fine anno sul patriottismo del bene di Sergio Mattarella (la Repubblica)
Nel suo intervento di fine anno il Presidente della Repubblica italiana ha toccato alcuni aspetti significativi, di stretta attualità: la pace (che inizia con la difesa della libertà), la detenzione di Cecilia Sala e la libertà di informazione, il pericolo della ricchezza nelle mani di pochissimi (a fonte della povertà di molti), il senso del vero patriottismo, la necessità di ascoltare e dare risposte ai giovani (Diocesi di MIlano)
Di Giacomo Chiorino (Famiglia Cristiana)
Senza proclami, quasi sottovoce, Sergio Mattarella ha pronunciato nel messaggio di capodanno uno dei discorsi politicamente più forti da molti anni. Ha ricordato la Liberazione che abbiamo alle spalle, quella arrivata all’ottantesimo anniversario, con il suo frutto, la Costituzione. (il manifesto)
Viviamo momenti difficili con le lacerazioni della guerra che ci impongono di rinsaldare i rapporti, di non perderci nelle guerriglie politicanti, di affrontare i problemi che ci sono - vengono elencati tutti perché nessuno si senta dimenticato - ma che possiamo risolvere un passo alla volta grazie ai risultati che abbiamo già raggiunto e alla fiducia che ci deve sostenere sempre. (ilmattino.it)