Stretta del Viminale sulle key box, b&b in rivolta: “Noi discriminati”

Stretta del Viminale sulle key box, b&b in rivolta: “Noi discriminati”
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
la Repubblica INTERNO

Guerra a key box e pulsantiere per turisti che dilagano nelle città d’arte. Con un alert di sicurezza recapitato a tutte le Prefetture e Questure italiane direttamente dal capo della polizia Vittorio Pisani: la richiesta è di mettere in campo controlli e «verifiche di polizia amministrativa» per impedire il cosiddetto “self check-in”, la pratica degli accessi agli alloggi turistici con un codice,… (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

D’ora in poi i titolari di strutture ricettive che offrono affitti brevi, comprese quelle «con scambio reciproco di abitazioni o appartamenti per un dato periodo di tempo» — e i «marina resort» su imbarcazioni da diporto —, saranno tenuti a identificare di persona gli ospiti, e non più solo con documenti inviati per via telematica. (Corriere Roma)

Il Viminale dichiara guerra a keybox e pulsantiere per turisti che dilagano nelle città d’arte. (La Repubblica Firenze.it)

Il sindaco Gualtieri: "Buona notizia, rende di fatto inutile il ricorso a lucchetti e cassettine che deturpano le nostre strade". (Fanpage.it)

Il prefetto manda i soldati in piazza Mercato. Ad alberghi e B&b: “Ospiti, rigorosa identificazione”

Dire addio al self check-in significa rendere inutili le “scatolette” che contengono le chiavi di casa dei b&b e delle case vacanza. (Repubblica Roma)

Ma ora è arrivata una stretta dal Viminale sulle keybox, cioè quei lucchetti lasciati sui pali della luce o sui cancelli, con i codici per recuperare le chiavi delle case vacanza. Si stavano diffondendo anche a Bergamo, di pari passo con l’aumento dei flussi turistici. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

Il prefetto, inoltre, ha diramato una circolare ai Comuni dell'ambito metropolitano e alle Forze dell'ordine, richiamando l'attenzione sulla recente nota del Ministero dell'Interno riguardante l'identificazione delle persone ospitate presso strutture ricettive, volta a prevenire i rischi per l'ordine e la sicurezza pubblica in relazione all'eventuale alloggiamento di persone pericolose e/o legate ad organizzazioni criminali o terroristiche. (La Repubblica)