Milano, Odissea nello stadio: dalla "Cattedrale" alla provincia, un rebus di 5 anni

I l futuro era adesso. Perché cinque anni fa, quando Inter e Milan si strinsero la mano per costruirsi una nuova casa insieme, i due club guardavano al 2024 come al traguardo della corsa: secondo i loro piani, il nuovo San Siro sarebbe stato costruito entro la fine del 2023 e proprio nel 2024 avrebbe potuto ospitare le prime partite. L’autostrada immaginata inizialmente dai due club, però, si è trasformata presto in un tunnel: modifiche, intoppi burocratici, scontri e riappacificazioni, dal 2019 a oggi è successo di tutto. (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altre fonti

San Siro, l'assessore Riva: "Uno stadio senza le squadre è un danno per la città" (Milan News)

Continuare a rimpallarsi le responsabilità è uno stucchevole esercizio che lascia il tempo che trova. Un po’ come l’istituzione dell’area B: in principio fatta passare per la salvaguardia della qualità dell’aria, salvo poi scoprire l’acqua calda, vale a dire che serve solo a far cassa tassando la cittadinanza. (fcinter1908)

Ieri, Milan e Inter hanno comunicato al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che non sono interessate alla ristrutturazione di San Siro, considerata troppo costosa. Nelle ultime ore, è tornata in discussione l'idea di costruire un nuovo impianto per entrambe le squadre accanto al Meazza. (Pianeta Milan)

Lo ha riferito il sindaco di Milano Beppe Sala al termine dell'incontro a Palazzo Marino con Giorgio Furlani ad del Milan, l'ad corporate dell'Inter Alessandro Antonello e Katherine Ralph del fondo Oaktre. (Corriere Milano)

L’Inter guarda anche il Monaco, in campo per la sfida di Ligue 1 contro l’Auxerre. Per la squadra di Hutter il match termina con un tris vincente. (Inter-News)

E così il Milan ha acquistato terreni nel Comune di San Donato, con investimenti di oltre 40 milioni, mentre l’Inter ha opzionato l’area a Rozzano. (Fcinternews.it)