Aderirai al concordato preventivo biennale? La parola a lettrici e lettori

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Informazione Fiscale ECONOMIA

La scadenza del concordato preventivo biennale è fissata al 31 ottobre 2024 ed è tempo di valutare pro e contro del patto con il Fisco. Un sondaggio rivolto a lettrici e lettori di Informazione Fiscale per un bilancio sulle possibili adesioni Il concordato preventivo biennale è agli sgoccioli: c’è tempo fino al 31 ottobre per aderire al patto con il Fisco, scadenza sulla quale il MEF ha chiuso a possibili proroghe. (Informazione Fiscale)

Ne parlano anche altre testate

Il 31 ottobre 2024 rappresenta una data importante per i contribuenti italiani, poiché coincide con la scadenza per la presentazione della Dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta 2023 (Modello Redditi 2024). (InvestireOggi.it)

L'ultimo aggiornamento è stato pubblicato il 17 ottobre e tra i chiarimenti ve n'è uno riguardante gli acconti che si aggiunge ai precedenti dell'8 ottobre e del 15 ottobre. Vediamo i chiarimenti ADE sul pagamento degli acconti. (Fiscoetasse)

Flash News Ai fini del concordato preventivo biennale, i contribuenti forfettari calcoleranno l’imposta dovuta sul reddito proposto ai... (Commercialista Telematico | Software fiscali, ebook, formulari e videoconferenze accreditate)

Il CPB suona come un condono e non risolve il debito sistemico italiano

Gli autonomi troveranno nei loro cassetti fiscali le stime predisposte dalla Sogei, il partner tecnologico dell’Agenzia delle Entrate, per l'adesione al ravvedimento. (Corriere della Sera)

Con la risoluzione n. 50 del 17 ottobre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha istituito, nel campo del CPB (concordato preventivo biennale) tre nuovi codici tributo che consentiranno ai contribuenti di versare, tramite modello F24, l’imposta sostitutiva e il ravvedimento speciale (anni 2018-2022) collegato previsti. (InvestireOggi.it)

Oltremodo l’operazione si basa sul fatto (anche con spot in televisione) che, a fronte di un maggior dichiarato fiscale, non sei soggetto a verifiche, con il doppio effetto che, se hai fatturato molto di più di quanto concordato con l’Agenzia delle Entrate, non paghi le tasse sulla differenza e, se hai fatturato di meno, vince il “banco” (in palese violazione del principio di capacità contributiva espresso dall’art. (Eutekne.info)