Ita-Lufthansa, rush finale. L’ok della Ue ora è vicino
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Ita e Lufthansa sono ad un passo dal decollo: ieri entro mezzanotte il piano finale per rispettare i patti con l’Europa è arrivato sul tavolo della squadra della responsabile della concorrenza Ue, Margrethe Vestager, arricchito di tutti i dettagli utili a non creare sconvolgimenti all’equilibrio dei cieli. Si tratta dell’ultimo step prima del closing. Secondo le indiscrezioni degli ultimi giorni, saranno easyJet, Air France e Iag a rilevare gli slot che Ita e Lufthansa sono chiamate a cedere per garantire la tutela della concorrenza nei segmenti di mercato ritenuti critici dall’antitrust Ue. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altri media
BRUXELLES (l'Adige)
Ecco come si chiuderà il dossier Ita-Lufthansa Ita e Lufthansa sono ormai sempre più vicine, infatti è in dirittura di arrivo l’accordo tra il colosso tedesco dei cieli e il Mef per la privatizzazione della compagnia aerea italiana Ita, in scadenza oggi 4 novembre 2024, proprio in concomitanza con la data di scadenza dell’invio dei rimedi a Bruxelles, invio che dovrebbe avvenire proprio nella nottata di oggi. (Start Magazine)
Ad un passo dalla chiusura posutiva dell’accordo con la consegna dei remedy alla commissione UE, tra ITA Airways e Lufthansa iniziano a litigare sul prezzo perchè quanto si legge da un articolo ora pubblicato su Corriere. (Italiavola & Travel –)
Lufthansa sbuffa per Ita Airways? Questa volta ad essere protagonisti della vicenda non sono i rimedi imposti dalla Ue, quelle cosiddette remedies che sono state imposte dalla Ue per dare il via libera alle nozze tra Ita e Lufthansa, ma altri cavilli legali che potrebbero rimettere in discussione le nozze tra Ita Airways e il colosso tedesco dei cieli Lufthansa. (Start Magazine)
Per rispettare gli obblighi imposti da Bruxelles sugli slot e perfezionare l’ingresso della compagnia tedesca, i due vettori hanno aperto le rotte di medio e lungo raggio ai concorrenti. (Milano Finanza)
Gli ultimi eventi tra il ministero dell'Economia e il gruppo tedesco potrebbero far saltare ben due anni di trattative. La battuta di arresto ci sarebbe stata poco prima dell'invio a Bruxelles dei documenti per l’ok all'unione. (Liberoquotidiano.it)
