La bandiera israeliana issata ad Aita Shaab. Primo segno di vittoria

La bandiera israeliana issata ad Aita Shaab. Primo segno di vittoria
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
il Giornale ESTERI

Una bandiera con la stella di David issata sul villaggio frontaliero libanese di Aita Shaab, distante meno di un chilometro in linea d'aria dalla linea di demarcazione tra Israele e il Paese dei Cedri. È il simbolo di vittoria mostrato con le immagini aeree, riprese da un drone militare israeliano, sulla località quasi del tutto rasa al suolo. «Innalzano il loro vessillo di morte su una landa desolata», è il commento amaro di alcuni libanesi sui social. (il Giornale)

La notizia riportata su altre testate

Le operazioni offensive israeliane nel Libano meridionale con le puntate offensive lungo la Blue Line potrebbero costituire solo un diversivo per attirare il grosso dei miliziani sciti a sud mentre l’operazione principale. (Analisi Difesa)

Iran: “La resistenza sarà rinforzata dopo il martirio di Sinwar”. L’Idf evacua 23 villaggi: “Vietato scendere a sud del fiume Awali” (Il Fatto Quotidiano)

Raid israeliano sul Libano, cinque morti. A Gaza 145 camion di aiuti Continuano i raid israeliani a nord della Striscia di Gaza. Sono almeno 6, invece, le vittime dei bombardamenti in Libano. Servizio di Marco Burini (TV2000)

L'invasione del Libano non è una guerra lampo

Voci dal villaggio cristiano di Aïtou, bombardato da Israele. «Era una cosa naturale aiutare gli sfollati», ora chi lo fa rischia la vita. Il "messaggio" di convivenza possibile di cui parlava Giovanni Paolo II adesso è minacciato (Tempi.it)

La mappa illustra la delicata situazione in cui si trova oggi il paese dei cedri. Dalla pervasiva presenza… È un'anticipazione dal nuovo numero di Limes intitolato “La notte di Israele”, in edicola e libreria da giovedì 24 ottobre e disponibile qualche giorno prima sul nostro sito. (Limes)

La condotta militare terrestre israeliana nel Sud del Libano sta prendendo una forma diversa da quella dell’ultima guerra del 2006 e in parte simile all’invasione del 1978. Israele sta mandando chiari segnali che intende raggiungere l’obiettivo politico enunciato dal premier Binyamin Netanyahu: annientare la dimensione militare di Hezbollah. (Limes)