Il sogno americano sta diventando un incubo (di N. Boffa)

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L'HuffPost ESTERI

Era aprile 2024 e il Council on Foreign Relations, importante think tank statunitense di politica estera, lanciava un forte allarme sul rischio di violenza estrema nella campagna elettorale per le presidenziali Usa di novembre. “Il primo e più urgente scenario da scongiurare riguarda i tentativi di assassinio contro gli stessi candidati” osservava l’analista Jacob Were. A sua detta, la motivazione principale di questa violenza risiede nella “retorica politica divisiva e persino esistenzialista portata avanti durante la campagna elettorale”. (L'HuffPost)

Su altre fonti

Crooks ha sparato tramite un fucile Ar-15 556. L'assassino è stato successivamente catturato e neutralizzato dagli agenti del servizio di sicurezza, che hanno sparato un colpo in testa verso di lui. (Il Giornale d'Italia)

Ha mancato la scatola cranica dell… Il candidato Trump è sopravvissuto all’attentato, ma dal punto di vista tecnico i servizi di sicurezza degli Stati Uniti incaricati di proteggerlo hanno fallito. (la Repubblica)

Im gewaltbereiten Amerika , nell’America violenta. La Frankfurter Allgemeine Zeitung, uno dei principali quotidiani tedeschi, ha riassunto così l’attacco che ha appena scioccato gli Usa: l’attentato al candidato repubblicano ed ex presidente Usa Donald Trump, ferito da un colpo di proiettile in un comizio in Pennsylvania. (Il Sole 24 ORE)

Le tre fotografie diventate già simbolo dell’attentato a Trump: la scia del proiettile, la caduta, il pugno in alto

Sta facendo il giro del mondo l’immagine scattata dal fotografo del New York Times Doug Mills che sembra aver immortalato un proiettile mentre sfreccia sul lato sinistro del volto di Donald Trump, ferito da un colpo di arma da fuoco a un orecchio durante un comizio a Butler, in Pennsylvania ( COSA SAPPIAMO - GLI AGGIORNAMENTI LIVE - CHI È L'ATTENTATORE ). (Sky Tg24 )

Disfattista no, non aiuta, è un sentimento negativo ti dicono, ma qual è il confine tra disfattismo e realismo? Arriva la notizia di Trump ferito in Pennsylvania da un cecchino, una storia pazzesca, irreale, un tiro da sopra un palazzo da 150 metri, il colpo che si mangia un pezzo d’orecchio, quella dietro di lui centrata in pieno e ammazzata, mezzo centimetro, il fremito impercettibile del dito sul grilletto del fucile di precisione, di quelli a quanto pare “adatti per le stragi”, da non credere, da non pensare allo scenario: mondo impazzito, sul ciglio della guerra totale, venti sconvolti, sommovimenti di rivolte, di sobillazioni, l’America oltre l’orlo dell’isteria. (Nicola Porro)

L’attentato del 13 luglio contro Donald Trump entrerà nei libri di Storia insieme alle immagini che lo raccontano, alcune già diventate icone, simboli. (la Repubblica)