Italia, medici e infermieri incrociano le braccia
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Altri motivi della protesta toccano inoltre i contratti di lavoro - compresi quelli dell’ospedalità privata, a cui “vengono assegnate risorse assolutamente insufficienti” - la mancata detassazione di una parte della retribuzione e la mancata attuazione della normativa sulla depenalizzazione dell’atto medico e sanitario. In piazza anche per protestare contro l’assenza di risorse per l’immediata assunzione di personale e la mancata introduzione di norme che impegnino i ministeri competenti all’immediata attivazione di Presidi di Pubblica Sicurezza negli ospedali italiani, al fine di renderli luoghi sicuri per il personale che vi opera. (rsi.ch)
La notizia riportata su altri media
Secondo l’Anaao, la Cimo-Fesmed e il Nursing Up che hanno indetto lo sciopero «sono a rischio tutti i servizi di assistenza, cinquantamila esami radiografici, quindicimila interventi chirurgici programmati e centomila visite specialistiche», più vari servizi assistenziali infermieristici e ostetrici a domicilio. (il manifesto)
In piazza lanceremo le dimissioni di massa”. A causa dello sciopero dei professionisti della sanità potrebbero saltare 1,2 milioni di prestazioni sanitarie. (la Repubblica)
E non saranno soli, con loro ci saranno i pazienti. Una manifestazione inedita quella convocata dalla Fimmg di Genova, cui ha aderito anche la Fimmg regionale, nel giorno dello sciopero nazionale proclamato da medici e dirigenti sanitari ospedalieri e di Asl di Anaao Assomed e Cimo Fesmed. (La Repubblica)
Una protesta che si configurerà in uno sciopero di 24 ore che potrebbe far saltare fino a 1,2 milioni di prestazioni - le urgenze però saranno garantite -, come indicano le stesse sigle sindacali coinvolte e cioè i medici e i dirigenti sanitari di Anaao Assomed e Cimo-Fesmed e gli infermieri e le altre professioni sanitarie del Nursing Up. (Il Sole 24 ORE)
Quali interventi salteranno? «A rischio - dicono le sigle sindacali - tutti i servizi di assistenza, esami radiografici (50mila), 15mila interventi chirurgici programmati e 100mila visite specialistiche». (Avvenire)
– Rischio mercoledì nero per la sanità italiana. Sulla base delle informazioni che iniziano ad arrivare dai territori, le percentuali di adesione alla protesta che coinvolge anche dirigenti sanitari, infermieri e professionisti sanitari "sono molto alte, fino a punte dell'85% compresi gli esoneri previsti per legge". (QUOTIDIANO NAZIONALE)