Trattato globale sulla plastica, al via i negoziati Inc-5 per ridurre l’inquinamento
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A Busan, in Corea del Sud, si è aperto oggi il quinto e ultimo round dei negoziati internazionali (Inc-5) per la definizione di un trattato globale sull’inquinamento da plastica, un accordo che, se approvato, sarà legalmente vincolante. Si tratta di una fase cruciale per affrontare una delle emergenze ambientali più pressanti, che ha impatti devastanti non solo sugli ecosistemi, ma anche sulla salute umana. (QuiFinanza)
La notizia riportata su altre testate
Dopo una settimana di trattative e negoziazioni, l'obiettivo è quello di arrivare al 1° dicembre con l'approvazione di un documento convincente. Partecipano i rappresentanti di 175 paesi, oltre a ONG, associazioni ambientaliste e di categoria. (Eco dalle Città)
Se non ci riusciranno, potranno almeno dettare regole più stringenti per il riciclo e il riutilizzo e contro i prodotti monouso. (la Repubblica)
Durante i negoziati ONU a Busan per il quinto round di negoziati (INC-5) , la presenza record di 220 lobbisti dell'industria chimica e dei combustibili fossili solleva preoccupazioni. Greenpeace e CIEL denunciano tentativi di sabotaggio per proteggere i profitti, chiedendo un accordo ambizioso e vincolante che riduca drasticamente la produzione di plastica, salvaguardi il clima e garantisca la tutela della salute e dei diritti umani (Eco dalle Città)
IL GLOBAL CARBON PROJECT, un collettivo di 120 scienziati da tutto il mondo, nella sua ultima proiezione stima che nel 2024 avremo inviato in atmosfera in totale 41,6 miliardi di tonnellate di CO2 (legate a: produzione e consumo di energie fossili; cambiamento dell’uso dei suoli), + 0,8% rispetto al 2023. (il manifesto)
Da una parte la cosiddetta High Ambition Coalition, composta da Unione Europea e molti Paesi asiatici e africani, che chiede regole per limitare la produzione di nuova plastica, standard globali con obiettivi, meccanismi di monitoraggio e applicazione della conformità. (RSI Radiotelevisione svizzera)
E si spera che anche i risultati siano diversi. Abbiamo da poco salutato, con più disappunto che fiducia, la ventinovesima conferenza sul clima, che ieri è iniziato un nuovo round di negoziati, sempre organizzati dalle Nazioni unite. (Italia che Cambia)