Fiaccolata, musiche e acquerelli, così la comunità ebraica di Torino ricorda la strage subita un anno fa

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La Repubblica INTERNO

È passato un anno dalla tragedia che ha colpito Israele. Con "Sette Ottobre. Un silenzio assordante... anche le donne e i bambini sono rimasti senza voce" la Comunità Ebraica di Torino organizza oggi, alle ore 20, in piazzetta Primo Levi, una fiaccolata per ricordare i 1200 morti e i 250 ostaggi ancora nelle mani di Hamas. "Ci riuniremo in preghiera nel ricordo delle vittime del più atroce massacro compiuto nei confronti di Ebrei dall'epoca della Shoah - racconta Dario Disegni, presidente della Comunità Ebraica di Torino. (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Dopo l’orrore, le vittime, gli stupri, il rapimento degli ostaggi, dopo l’attacco pianificato da Hamas e da altri gruppi il 7 ottobre del 2023, le condizioni dei palestinesi sono drammaticamente peggiorate e la guerra nella Striscia di Gaza, con la pesante reazione militare israeliana, ha provocato oltre 40mila morti. (ilgazzettino.it)

DONA ORA (Aduc)

La preoccupazione per la popolazione di Gaza, che “ha diritto ad essere sottratta alle distruzioni e alla violenza della guerra”. La condanna dell’attacco “barbaro” di Hamas contro cittadini israeliani “inermi”. (Il Fatto Quotidiano)

7 ottobre, Mattarella: “Fu attacco barbaro di Hamas su cittadini inermi, liberare gli ostaggi. Indicibili lutti a Gaza, i civili vanno sottratti alla guerra”

Alla vigilia del primo anniversario della strage del 7 ottobre, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto ribadire la "ferma condanna e forte indignazione" che "ha suscitato, in Italia e nel mondo, il barbaro attacco condotto da Hamas contro inermi cittadini israeliani un anno fa". (Sky Tg24 )

La neonata è rimasta chiusa per venti minuti in ripostiglio prima che sua madre Sheila (nome di fantasia) si rendesse conto che rischiava di morire asfissiata. La mattina del 7 ottobre, Sheila ha visto i filmati delle aggressioni dei terroristi di Hamas a donne e bambini di un kibbutz nei dintorni di casa sua ad Ashkelon. (La Stampa)

Nessuna causa può giustificare la violenza contro gli innocenti. "A un anno dall’attacco di Hamas a Israele, rinnovo la vicinanza alle famiglie delle vittime e degli ostaggi. (Civonline)