I Take That, eterni giovani sul palco di Trani con “This Life Under The Stars Tour”, omaggiano l’Italia e le orecchiette

I Take That, eterni giovani sul palco di Trani con “This Life Under The Stars Tour”, omaggiano l’Italia e le orecchiette
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Cori, effetti speciali, tamburi e le inconfondibili voci e balletti di una delle boy band più amate al mondo.Si apre così, in piazza duomo, il concerto dei Take That, gruppo britannico salito al successo alla fine degli anni '80 che quest'anno, come unica tappa al sud del suo tour live "This Life Under The Stars Tour", ha scelto la città di Trani.Così la piazza che costeggia la Cattedrale cittadina e il tramonto hanno fatto da sfondo al trio composto da Gary Barlow, Mark Owen e Howard Donald che per oltre due ore ha dominato il palco con qualcosa che è andato oltre alla semplice concezione di. (TraniViva)

La notizia riportata su altri media

Leggi tutta la notizia La nota boy band britannica, formata da Gary Barlow, Mark Owen e Howard Donald , ha cantato i suoi... (Virgilio)

La docu-serie di Robbie Williams uscita su Netflix lo scorso novembre, intitolata semplicemente Robbie Williams, non è stata d’aiuto solo al 50enne cantautore britannico, che in qualche modo si è riposizionato sulle scene. (ilmessaggero.it)

I Take That fanno ballare Marostica sulle note di Shine (Il Mattino di Padova)

Trani, piazza piena per i Take That: famiglie e turisti da tutta Europa in estasi per la band simbolo degli anni ‘90

Ormai non si tratta più di una semplice ex boyband britannica, ma di una vera e propria macchina del tempo che, con le sue melodie zuccherose e un po’ antiquate, ci riporta indietro ai fantastici anni ‘90. (IndieForBunnies)

– Questa vita sotto le stelle. Dopo gli Eiffel 65 e aspettando i Blue , questa volta tocca ai Take That, forse la più famosa boyband della storia della musica, protagonisti sul palco del Sequoie al parco delle Caserme Rosse di Bologna, in via di Corticella, domani alle 20.30 (biglietti: www. (il Resto del Carlino)

Un parterre pieno di turisti, provenienti da ogni angolo d’Europa e non solo (Danimarca, Polonia, Francia, c’è perfino una famiglia statunitense in prima fila), quasi tutti abbiamo vissuto i successi della band negli anni ‘90. (La Gazzetta del Mezzogiorno)