Stipendi dipendenti pubblici, a gennaio 2025 aumenti e arretrati per oltre 3 milioni di statali
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A partire da gennaio 2025, oltre 3 milioni di dipendenti pubblici, tra cui docenti e personale ATA, riceveranno un anticipo contrattuale con un aumento medio degli stipendi pubblici pari a 60 euro lordi mensili. Questa misura, prevista dalla Legge di Bilancio 2023, rappresenta un primo passo verso l’adeguamento delle retribuzioni per il biennio 2022-2024. Tuttavia, la soddisfazione per questo incremento è temperata dalle perplessità dei sindacati, in particolare del sindacato Anief, che ritiene l’importo insufficiente a coprire l’inflazione accumulata nel periodo 2022-2024, superiore al 16%. (Informazione Scuola)
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Una platea concentrata sui redditi medio-bassi e che, secondo le stime del governo, aumenterà di 1,3 milioni il numero dei contribuenti avvantaggiati rispetto allo scorso anno. Per la cronaca, i maggiori benefici li avrà la fascia di lavoratori che dichiara 35mila, con un recupero salariale di mille euro all’anno. (ilgazzettino.it)
E' stata approvata ieri definitivamente dal Senato la legge di bilancio 2025. Si attende ora per l'ufficialità solo la pubblicazione del testo in Gazzetta Ufficiale. La manovra 2025 riconferma i tagli al cuneo fiscale dello scorso anno per i lavoratori dipendenti ampliando la platea dei beneficiari fino ai 40mila euro di reddito invece che 35mila e li rende strutturali, quindi senza scadenza . (Fiscoetasse)
La Manovra 2025 sarà approvata sabato dicembre, rendendo strutturale l’impatto in busta paga del taglio del cuneo fiscale. L’aumento di stipendio netto, a partire dalle buste paga di gennaio 2025, dipenderà da una nuova defiscalizzazione, ossia un bonus IRPEF esentasse per chi guadagna fino a 20mila euro e di un incremento delle detrazioni sui redditi fra 20mila e 40mila euro. (PMI.it)
Questa misura, prevista dalla Legge di Bilancio 2023 (Legge 30 dicembre 2023, n. 213), rappresenta un primo passo verso l’adeguamento delle retribuzioni per il biennio 2022-2024, ma suscita perplessità tra i sindacati, in particolare per il sindacato Anief, che ritiene insufficiaente questo importo. (Scuolalink)
Una platea concentrata sui redditi medio-bassi e che, secondo le stime del governo, aumenterà di 1,3 milioni il numero dei contribuenti avvantaggiati rispetto allo scorso anno. Per la cronaca, i maggiori benefici li avrà la fascia di lavoratori che dichiara 35mila, con un recupero salariale di mille euro all’anno. (ilmattino.it)
La nuova Legge di Bilancio ha introdotto un’importante modifica procedurale che coinvolge i lavoratori dipendenti e le loro buste paga. Tale modifica sarà sottoposta ai lavoratori già a gennaio 2025. In busta paga, il documento che il datore di lavoro rilascia al dipendente ogni mese e in cui sono dettagliate le retribuzioni e le trattenute relative al periodo di impiego, sarà possibile far scattare un’opzione. (gazzettinodelgolfo.it)