L’ultimo colpo di Biden e i 3 motivi di Israele: perché proprio ora la tregua in Libano
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È arrivato l’ok per la tregua in Libano. Al termine di una lunga riunione del Gabinetto di sicurezza per discutere della proposta di cessate il fuoco con Hezbollah, il premier Benjamin Netanyahu ha annunciato di voler raccomandare l’approvazione del testo. Non è ancora noto quando la tregua tra Israele e i terroristi libanesi entrerà in vigore, ma lo stop dei combattimenti potrebbe scattare domani mattina. (Nicola Porro)
Se ne è parlato anche su altri giornali
I sospetti avrebbero lasciato l'area, affermano le forze israeliane, aggiungendo che "interverranno contro chiunque tenti di violare l'accordo per il cessate il fuoco e continueranno a proteggere i cittadini di Israele", mentre l'aeronautica "resta pronta a intervenire in tutto il territorio libanese". (il Giornale)
I ministri degli Esteri dei Paesi G7 hanno trovato una formula comune che conferma la diversità di vedute. (AGI - Agenzia Italia)
Dopo l'annuncio del cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele, la strada principale che porta alla città di Tiro, nel Sud del Libano, si è riempita di auto. Tra i tanti sfollati libanesi che avevano dovuto abbandonare la parte meridionale del Paese all'inizio dell'offensiva militare israeliana, alcuni hanno già intrapreso il viaggio di ritorno verso casa. (la Repubblica)
Gli Hezbollah libanesi hanno affermato di aver lanciato droni contro "obiettivi militari sensibili" a Tel Aviv questa sera, in risposta agli attacchi israeliani su Beirut e mentre veniva annunciato l'accordo di cessate il fuoco. (Tiscali Notizie)
Il cessate il fuoco tra Libano e Israele è entrato in vigore alle 3 di questa notte, tra martedì e mercoledì. Le forze israeliane non si ritireranno immediatamente dal sud del Libano in base all’accordo, ma lo faranno entro 60 giorni. (LAPRESSE)
L’esercito libanese ha dichiarato che stava “prendendo le misure necessarie” per dispiegare le forze a sud ore dopo la tregua tra Israele e Hezbollah, avvisando gli sfollati dalle aree in prima linea di non tornare prima del ritiro delle truppe israeliane. (Il Fatto Quotidiano)