E-mail dei lavoratori: ecco le indicazioni del Garante privacy sulla conservazione dei metadati

E-mail dei lavoratori: ecco le indicazioni del Garante privacy sulla conservazione dei metadati
Cyber Security 360 ECONOMIA

È arrivato dal Garante per la privacy l’esito della consultazione pubblica che la stessa Autorità aveva aperto a distanza di poche settimane dalla pubblicazione del documento di indirizzo circa la conservazione dei metadati della posta elettronica, che tante discussioni aveva uscitato tra esperti di protezione dati e responsabili aziendali. E le novità sono importanti. Vediamo cosa e come è cambiato. (Cyber Security 360)

Se ne è parlato anche su altre testate

Programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo e trattamento dei metadati”; il documento era atteso da tempo, anche in considerazione delle numerose richieste di chiarimenti pervenute. (LavoroSi)

Le indicazioni contenute nel documento relativamente ai tempi di conservazione dei metadati non riguardano i contenuti dei messaggi di posta elettronica (né le informazioni tecniche che ne fanno comunque parte integrante) che rimangono nella disponibilità dell’utente/lavoratore, all’interno della casella di posta elettronica attribuitagli. (Dottrina Lavoro)

Il Garante della Privacy ha adottato in settimana un aggiornamento al Documento di indirizzo su “Programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo e trattamento dei metadati”. (la Repubblica)

Email dipendenti: il Garante Privacy sul trattamento dei metadati

Dal Garante della Privacy arriva un aggiornamento del documento che detta le regole per la gestione della posta elettronica in ambito lavorativo, in particolare riguardo ai metadati. Email aziendali a prova di privacy 16 Febbraio 2024 (PMI.it)

Le nuove linee guida sulla conservazione dei metadati delle email aziendali, approvate dal Garante privacy lo scorso 6 giugno (si veda Nt+lavoro del 14 giugno), contengono delle precisazioni molto importanti per le aziende. (NT+ Lavoro)

Il Garante precisa preliminarmente che il documento non reca prescrizioni né introduce nuovi adempimenti a carico dei titolari del trattamento ma intende offrire una ricostruzione sistematica delle disposizioni applicabili in tale specifico ambito, alla luce di talune precedenti decisioni dell’Autorità, al solo fine di richiamare l’attenzione su alcuni punti di intersezione tra la disciplina di protezione dei dati e le norme che stabiliscono le condizioni per l’impiego degli strumenti tecnologici nei luoghi di lavoro. (Diritto Bancario)