Ucraina, Meloni conferma: sarà giovedì a vertice Parigi
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Milano, 22 mar. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni conferma la sua presenza, giovedì a Parigi, alla riunione sulla pace e la sicurezza dell'Ucraina. L'appuntamento è stato infatti inserito nell'agenda della premier diffusa da palazzo Chigi.L'agenda prevede inoltre martedì alle 15,30, a Palazzo Chigi, l'incontro con il Commissario europeo per i partenariati internazionali, Jozef Síkela. E mercoledì alle 18,45 la visita al Villaggio "Agricoltura È", in Piazza Esedra a Roma (Tiscali Notizie)
Se ne è parlato anche su altri media
Giovedì a Parigi è prevista una nuova “riunione sulla pace e la sicurezza dell’Ucraina” tra i cosiddetti paesi “volenterosi”, alla quale parteciperà anche Giorgia Meloni. Intanto Welt am Sonntag, l’edizione domenicale del quotidiano tedesco Die Welt, riferisce che la Repubblica popolare cinese starebbe valutando l’ipotesi di unirsi alla coalizione in vista di una potenziale missione di mantenimento della pace. (Il Fatto Quotidiano)
Martedì 25, alle 15.30, la premier vedrà a palazzo Chigi il commissario europeo per i partenariati internazionali, Josef Sikela, mentre mercoledì 26, alle 18.45, visiterà il villaggio 'Agricoltura È'. (Civonline)
Per questo, secondo quanto si apprende da fonti di governo, ai ministri è stato comunicato che il Consiglio dei ministri, inizialmente previsto per giovedì ma non ancora convocato, si terrà lunedì 31, proprio a causa di un impegno internazionale. (Il Sole 24 ORE)
Anche rispetto al piano in quattro livelli di sicurezza che, secondo Bloomberg, Emmanuel Macron e Keir Starmer potrebbero presentare ai… Eliseo. (La Stampa)
Con quale credibilità Giorgia Meloni andrà al vertice della coalizione dei volenterosi giovedì? Quale posizione porterà al tavolo? La sua, quella inesistente di Tajani, o quella filo Putin di Salvini?Visto che la Lega tiene le relazioni diplomatiche al posto della Farnesina, è evidente che Meloni non ha una maggioranza politica sul sostegno a Kiev e sulla politica estera”. (Civonline)
Un uso ragionato e mai impulsivo, capace di fare gli interessi della Nazione e anche dell’Europa tutta, in modo tale da riuscire a difendere l’Ucraina aprendo però le porte a possibili soluzioni risolutive. (La Voce del Patriota)