Da Meloni a Pichetto Fratin, il ritorno al nucleare avanza sotto silenzio

Da Meloni a Pichetto Fratin, il ritorno al nucleare avanza sotto silenzio
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Il Fatto Quotidiano INTERNO

Si potrebbe assai bene adattare la celebre canzone di Gino Paoli alle esternazioni dei nostri governanti che, mentre si stava consumando il fallimento della Cop di Baku, davano credito sui media ad opzioni energetiche irrisolte, indeterminate nel tempo, pur di non dar realizzazione ad una potenza elettrica rinnovabile a portata di mano e sostitutiva dei fossili. Meloni, in un mordi e fuggi dal palco in Azerbaijan, in nome della neutralità tecnologica ha disegnato come opportuno e ambizioso l’orizzonte della fusione nucleare (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

“UN DIBATTITO IDEOLOGICO E SCIENTIFICO” Nucleare? Il 62% degli elettori dei principali partiti di governo (FdI, Lega, FI) si dichiara favorevole alla costruzione di nuove centrali (AGEEI)

Avanti con il nucleare, e neanche troppo piano. Il governo preme infatti il pedale dell’acceleratore per preparare il terreno al ritorno italiano all’energia prodotta dall’atomo. Ed entro l’anno dovrebbero esser pronte sia una newco che la normativa di riferimento. (LAPRESSE)

È quanto ha ribadito il ministro delle Imprese, Adolfo Urso (in foto), a margine dell'assemblea dell'Associazione italiana nucleare. «Entro fine anno sarà costituita una società a controllo pubblico per lo studio e l'approfondimento diretti alla realizzazione degli impianti nucleari di terza e quarta generazione». (il Giornale)

Nucleare, Monti (Ain): da industria e politica risposte positive. Ora lavorare a quadro legislativo. VIDEOINTERVISTA

xb1/ads Riproduzione riservata (CremonaOggi)

Nucleare, Tenerini (FI): “importante per garantire indipendenza energetica e sovranità energetica dell’ Italia” Nucleare, Tenerini (FI): “importante per garantire indipendenza energetica e sovranità energetica dell’ Italia” (LivornoPress)

"Come era stato programmato abbiamo dato voce prima di tutto all'industria, a tutte le industrie coinvolte, cioè le utility che poi nel tempo dovrebbero includere il nucleare nel loro portafoglio. Abbiamo sentito molto importante la voce delle industrie cosiddette energivore, quindi quelli che sarebbero poi gli utilizzatori finali che hanno detto chiaramente che il fatto di essere chiamati a decarbonizzare mantenendo però la competitività è una cosa molto difficile e che le rinnovabili da questo punto di vista non bastano, bisogna implementarle con un'energia del carico di base. (AGEEI)