Con l’isolamento in carcere cresce il rischio di tortura. L’inchiesta di Trapani lo mostra

Con l’isolamento in carcere cresce il rischio di tortura. L’inchiesta di Trapani lo mostra
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

“A volte i detenuti venivano fatti spogliare, investiti da lanci d’acqua mista a urina e praticata violenza quasi di gruppo, gratuita e inconcepibile”. Questo il racconto del procuratore di Trapani nella conferenza stampa tenuta a proposito dell’inchiesta per le presunte torture nel carcere della città, che ha portato undici poliziotti penitenziari agli arresti domiciliari e altri quattordici sospesi dal servizio. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nel carcere degli orrori di Trapani Giovanni ci è rimasto un mese e mezzo e tanto è bastato – dice la sorella Francesca – “perché si trasformasse in uno spettro. Erano troppo spietati”. (la Repubblica)

L’indagine, coordinata dalla Procura di Trapani, ha portato all’arresto di 11 agenti e alla sospensione di altri 14, mentre per molti degli altri indagati è scattata la perquisizione domiciliare. Nello specifico, i poliziotti sono accusati a vario titolo dei reati di tortura, abuso d’autorità e falso ideologico in concorso. (L'INDIPENDENTE)

Da schernire, umiliare, prendere a botte. Antonio è affetto da problemi psichici e di comportamento e in carcere avrebbe dovuto essere seguito con particolare attenzione e cura. (La Stampa)

Dalle celle della tortura al cortile-pollaio: le condizioni «inumane e degradanti» della sezione Blu del carcere di Trapani

Tra sputi, calci, pugni, docce di urina, manganellate. Undici gli agenti della polizia penitenziaria arrestati, in un blitz della Procura. (ilmessaggero.it)

La stessa in cui si sono svolti i fatti al centro dell’inchiesta che ha portato a 46 indagati, tra cui 25 agenti di polizia penitenziaria raggiunti da ordinanze di custodia cautelare e misure interdittive per i reati, a vario titolo, di tortura, abuso d’autorità contro i detenuti e falso ideologico. (MeridioNews - Edizione Sicilia)

“Appena succede qualcosa, saliamo nel reparto... li sminchiamo”. E se i dottori parlano. “Sminchiamo anche loro”. I poliziotti si organizzavano in “squadrette” per picchiare i detenuti. Emergono dettagli inquietanti dall’inchiesta sulla sezione Blu del carcere Pietro Cerulli di Trapani (Tp24)