Trapani, il carcere come un lager
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L’inchiesta sulle violenze nel carcere di Trapani è un compendio dell’orrore. Abusi, torture fisiche e psicologiche, diritti calpestati, dove vittime e carnefici si muovono in uno spazio di fatto abbandonato dallo Stato. Un inferno, insomma. Che andava avanti da almeno due anni, il tempo dell’inchiesta condotta dal procuratore Gabriele Paci. Era stato dimenticato da tutti, il carcere di Trapani. … (la Repubblica)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Circolavano già voci di continue tensioni. PALERMO – Nel fascicolo dell’inchiesta ci sono le foto dell’orrore. Era il 2021 quando un detenuto denunciò di essere stato picchiato e torturato nel carcere di Trapani (Livesicilia.it)
/11/2024 21:26:00 Sono agli arresti domiciliari Filippo Guaiana, 40 anni di Trapani, Antonio Mazzara, 60 anni di Trapani, Filippo Bucaria, 54 anni di Paceco, Claudio Angileri, 58 anni di Marsala, Claudio Di Dia, 56 anni di Trapani, Andrea Motugno, 36 anni di Napoli, Francesco Pantaleo, 35 anni di Marsala, Salvatore Todaro, 44 di Erice, Stefano Candito, 55 anni di Erice, Roberto Passalacqua, 48 anni di Erice, Antonino Fazio, 29 anni di Erice. (Tp24)
Se dovessero essere confermate le accuse, se dovesse corrispondere al vero quello che emerge dall’inchiesta del procuratore di Trapani, Gabriele Paci, allora potremmo trovarci di fronte a un caso eclatante e vergognoso in cui detenuti vengono puniti, umiliati e addirittura torturati da uomini di legge. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Altri 14 sono stati sospesi dal servizio in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Trapani su richiesta del procuratore capo Gabriele Paci. Per i 25 indagati i reati contestati, a vario titolo e in conco… (La Repubblica)
Un altro costretto a fumare una sigaretta alla quale era stata aggiunta una sostanza non meglio precisata. Un altro ancora insultato con l’appellativo di “cane”. Ed ancora, sputi in segno di disprezzo, manganellate, gavettoni di acqua e urina, incursioni punitive, in piena notte, nelle celle. (Telesud)
L’inchiesta è durata circa due anni (2021-2023), segno che non ha riguardato un singolo episodio ma una modalità criminale, violenta, truce, e purtroppo non estemporanea, di gestione della pena carceraria nei confronti dei più vulnerabili. (il manifesto)