Un altro sabotaggio inquieta il Baltico. Tagliati due cavi sottomarini, "è un attacco ibrido" (di L. Santucci)
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La prima volta può essere un incidente, la seconda una sfortunata coincidenza, la terza porta inevitabilmente a pensare male, ma la quarta è una conferma di quel retropensiero. Tra domenica e lunedì sono stati tagliati altri due cavi di telecomunicazioni sottomarini, aumentando il numero di episodi simili: uno era quello che univa l’isola svedese di Gotland alla Lituani… (L'HuffPost)
Ne parlano anche altre fonti
Nel Mar Baltico sono stati tranciati due cavi sottomarini, e non si sa chi possa essere stato. Il tutto è avvenuto nella notte tra domenica e lunedì: uno collega la Lituania alla Svezia e l'altro la Germania alla Finlandia. (Il Giornale d'Italia)
Non a caso, Finlandia e Germania, in una dichiarazione congiunta, hanno dichiarato di essere «profondamente preoccupate per il cavo sottomarino danneggiato» e di star «indagando su un incidente che ha tutta l'aria di essere un danno intenzionale». (Corriere del Ticino)
Lo conferma alla Cnn un portavoce della compagnia di telecomunicazioni Telia Lithuania. – Secondo cavo sottomarino per telecomunicazioni danneggiato nel Baltico in due giorni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Due cavi sottomarini per le telecomunicazioni sono stati danneggiati nel Mar Baltico, con atti che appaiono riconducibili alla guerra ibrida che si sviluppa parallelamente al conflitto in corso da oltre 1000 giorni tra Ucraina e Russia. (Adnkronos)
Il taglio di due cavi sottomarini in fibra ottica per le comunicazioni nel Mar Baltico riaccende i timori di sabotaggi alle infrastrutture strategiche europee. L'episodio ha ricordato altri incidenti avvenuti nel Baltico trattati dalle autorità come dolosi, tra cui i danni a un gasdotto e ai cavi sottomarini l'anno scorso e le esplosioni del Nord Stream nel 2022. (EuropaToday)
Arriva dal Mar Baltico l’ultimo allarme su possibili azioni di sabotaggio legate alla “proxy war” tra la Nato e Mosca , in una zona particolarmente calda dal punto di vista geopolitico, con nove Paesi bagnati dal “mar dell’Est” (compresa la Russia). (Il Sole 24 ORE)