Certificati di morte e permessi invalidi, 70 indagati a Napoli e Salerno per truffa
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Associazione per delinquere finalizzata al falso ideologico e materiale, corruzione, e truffa aggravata in danno del Servizio sanitario nazionale. Sono le contestazioni mosse dal gip di Napoli a 70 indagati tra Napoli e Salerno destinatari di misure cautelari (19 in carcere e 51 ai domiciliari). Tra questi ci sono medici dell'Asl Napoli 1, imprenditori del settore delle pompe funebri e dipendenti del Comune di Napoli. (Italia Oggi)
Ne parlano anche altre testate
Via Chiatamone, fine maggio di due anni fa. Negli uffici del distretto 24 dell’Asl Napoli 1 due dirigenti medici addetti ai servizi di medicina legale parlano di lavoro. (La Repubblica)
Negli uffici del distretto 24 della Asl Napoli 1, a via Chiatamone, il cinismo era un imperativo che contagiava tutti: medici, dipendenti comunali e impresari funebri che sulla morte avevano costruito il loro spietato business. (ilmattino.it)
Il tutto orchestrato da dirigenti medici in servizi presso l’ufficio di via Chiatamone, nel cuore di Napoli, del Distretto 24 dell’Asl partenopea. (la Città di Salerno)
Soldi estorti sulla pelle delle persone comuni alle prese con il dramma della scomparsa di un parente. Soldi che poi venivano girati ad alcuni medici legali, che avrebbero firmato certificati di avvenuto decesso senza neppure una ricognizione dei deceduti. (ilmattino.it)
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Dieci le ordinanze di custodia cautelare eseguite dai Carabinieri della Tenenza di Cercola nei confronti di altrettante persone su richiesta della Direzione distrettuale antimafia: 5 i sottoposti alla custodia cautelare in carcere, 5 alle misure di obbligo di dimora o domicilio e all'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziari. (Il Giornale d'Italia)