Cesare Ragazzi, il figlio Nicola: «Portava suo nipote in discoteca. Tra i suoi clienti tanti vip, ma solo Lucio Dalla lo ha ammesso»
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«Ha fatto sempre di tutto fino alla fine, senza mai pestare i piedi a nessuno e con umiltà». È questo il ricordo di Nicola Ragazzi, figlio del celebre Cesare Ragazzi, scomparso venerdì 27 dicembre a 83 anni dopo aver combattuto contro una breve e fulminante malattia. Il venditore è morto all'interno della sua casa di Bazzano, a Bologna, dove il figlio ricorda i bei momenti passati insieme al papà. Nicola, intervistato dal Corriere della Sera, ha raccontato alcuni aspetti caratteriali del papà Cesare e ha rivelato che, tra i suoi clienti, c'erano numerosi vip, di cui in pochi hanno ammesso nella loro vita di aver avuto problemi di calvizie. (leggo.it)
Ne parlano anche altri media
Fio Zanotti suona la canzone scritta per l'amico Cesare Ragazzi (il Resto del Carlino)
«Oggi avrebbe detto "Salve e buona vita a tutti"», lo ricordano i familiari. La parrocchia, affollata per ricordare l'imprenditore nato a Bazzano, nel Bolognese, scomparso a 83 anni dopo una breve fulminante malattia, ha visto celebrare anche «il suo battesimo, quello dei figli e il suo matrimonio». (corrieredibologna.corriere.it)
– È morto venerdì sera nella sua casa di Bazzano (Bologna) per un malore improvviso Cesare Ragazzi, il noto imprenditore e personaggio televisivo diventato famoso dagli anni Settanta per l’invenzione e la promozione pubblicitaria diretta della sua “idea meravigliosa”: ovvero quella di una ‘protesi tricologica’ (una parrucca) che definiva con l’acronimo ‘Cnc’ (Capelli naturali a contatto), applicata direttamente sul cuoio capelluto attraverso un apposito nastro adesivo. (il Resto del Carlino)
Peggio ancora paragonarlo a Guido Angeli, Wanna Marchi, il ‘baffo’ Roberto da Crema o a Giorgio Mastrota: si infuriava. Ma unirlo ai nomi dei signori di cui sopra no: per lui era quasi un affronto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Lui, Cesare Ragazzi, è stato il primo re (pubblicitario) del trapianto di capelli: è morto per un malore improvviso, nella serata del 27 dicembre, a Bologna. «Parola di Cesare Ragazzi». (Corriere della Sera)
Cesare Ragazzi, basta la parola. (il Resto del Carlino)