Tassa sugli extra profitti, Tajani favorevole a un contributo di solidarietà

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QuiFinanza INTERNO

“Abbiamo sempre detto no alle tasse imposte dall’alto. Se poi si può concordare con le banche affinché diano un aiuto, un contributo alle casse dello Stato, è un’altra cosa”. È quanto dichiarato dal ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani a proposito della tassa sugli extra profitti. Una posizione ribadita su X dallo stesso vicepremier, secondo cui la tassa sugli extraprofitti danneggerebbe le banche di prossimità, creando incertezza sui mercati a danno dell'Italia. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altri giornali

Continua il dibattito all'interno del governo Meloni su un eventuale prelievo "solidale" per gli istituti di credito e quegli altri soggetti, assicurazioni e imprese energetiche, che negli ultimi anni hanno ottenuto profitti molto alti, a causa delle crisi per il Covid e la guerra Russa-Ucraina. (LA STAMPA Finanza)

"L'economia di un Paese impone che il tema delle banche debba essere affrontato con serietà e responsabilità". A dirlo è Maurizio Casasco, deputato e responsabile del dipartimento Economia di Forza Italia, che, affrontando di nuovo il tema degli extraprofitti, ha invitato a creare "un sistema armonioso tra sistema creditizio, imprese e famiglie" e non penalizzante per la crescita del Paese. (il Giornale)

Continua il dibattito all'interno del governo Meloni su un eventuale prelievo "solidale" per gli istituti di credito e quegli altri soggetti, assicurazioni e imprese energetiche, che negli ultimi anni hanno ottenuto profitti molto alti, a causa delle crisi per il Covid e la guerra Russa-Ucraina. (LA STAMPA Finanza)

Extraprofitti, l’Abi: “Da noi nessuna proposta”. Le ipotesi in campo per il contributo di solidarietà (volontario) delle banche

Il governo Meloni Ssta infatti vagliando un eventuale prelievo "solidale" per gli istituti di credito o, in alternativa, per altri soggetti quali assicurazioni e imprese energetiche, che negli ultimi anni hanno ottenuto profitti molto alti, grazie alla politica dei tassi alti praticata dalla BCE e per le crisi del Covid e la guerra in Ucraina. (QuiFinanza)

Banche e governo tentano il dialogo su eventuali contributi straordinari che le prime dovrebbero versare al secondo. La volontà è non fare strappi. (L'HuffPost)

Oppure un allungamento dei tempi per portare in deduzione le perdite: in sostanza una sorta di prestito, o di anticipo, di risorse comunque dovute allo Stato. In alternativa un aumento, ma solo dello 0,5%, dell’addizionale Ires. (Il Fatto Quotidiano)