Quel 20 giugno del '76 quando si affermò (e poi declinò) la Repubblica dei partiti e del Parlamento

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Strisciarossa INTERNO

Quel 20 giugno del ’76 quando si affermò (e poi declinò) la Repubblica dei partiti e del Parlamento | In In Storia | Di Di Franco Astengo La votazione svoltasi ieri in Parlamento sull’autonomia differenziata ha rappresentato un ulteriore passo d’addio alla Costituzione Repubblicana, già mutilata in passato per ragioni di mera convenienza tattica da parte delle forze politiche di centrosinistra (Titolo V, riduzione del numero dei parlamentari). (Strisciarossa)

La notizia riportata su altre testate

Entrambe le partite sono regolate da un sistema di tiranti e contrappesi interni ed esterni che portano la coperta, per definizione corta, da un lato o dall’altro del campo da gioco. Sono due partite del tutto autonome, eppure entrambe costruiscono le basi per il destino di questo governo e di questa maggioranza. (GLI STATI GENERALI)

“C’è un disprezzo diffuso e le riforme volute dal governo accentuano la crisi del nostro sistema”. Il professor Gaetano Azzariti boccia "la madre di tutte le riforme" (L'Espresso)

Come se non bastassero il premierato, l’autonomia differenziata e la riforma della magistratura, il centrodestra mette sul piatto anche il cambiamento della legge elettorale per i Comuni. La serietà di un intento riformatore si giudica infatti dal suo realismo e dalla sua prudenza, dalla coerenza delle proposte e dall’approfondimento dei temi. (Corriere della Sera)

Mattarella promulga la legge sull'Autonomia differenziata

Ascolta ora 00:00 00:00 (il Giornale)

La lettera La presidente dell'Anci Calabria Rosaria Succurro, in relazione all'Autonomia differenziata, ha scritto ai sindaci dei Comuni calabresi, cui ha chiesto di «evitare forme di fughe in avanti, di protagonismo politico e di visioni aprioristiche motivate da interessi di parte». (LaC news24)

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge sull'Autonomia differenziataANSA La legge sull’Autonomia differenziata, tanto contestata dalle opposizioni e da diverse amministrazioni regionali del Sud, prevede il riconoscimento di un maggiore livello di autonomia alle Regioni a statuto ordinario e speciale che ne fanno richiesta, comprese le provincie autonome di Trento e Bolzano. (QUOTIDIANO NAZIONALE)