Il fratello di Ramy Elgaml, morto dopo un inseguimento con i carabinieri a Milano: "Cerco solo la verità"
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A cura di Chiara Daffini Ramy Elgaml Nel cortile dei palazzoni di via Mompiani a Milano c'è una mamma che piange e due ragazze che la consolano. Fuori dal cancello due uomini, un ragazzo e un adulto, le aspettano "per andare all'ospedale". È la famiglia – allargata – di Ramy Elgaml, il 19enne che ha perso la vita all'alba di domenica 24 novembre durante un inseguimento dei carabinieri. Ramy si trovava a bordo di uno scooter guidato da un amico di 22 anni e sfrecciato via alla vista degli agenti della Radiomobile dei carabinieri, che avevano provato a fermare il mezzo in un posto di blocco in via Farini. (Fanpage.it)
Ne parlano anche altre testate
«Justice pour Ramy». Ramy come Nahel, il 17enne ucciso un anno e mezzo fa dalla polizia a Parigi. (Corriere Milano)
Mattino Cinque ha mostrato in esclusiva il video dell'inseguimento dei carabinieri. Il 19enne egiziano era "seduto" sul sedile posteriore dello scooter Tmax guidato da un 22enne tunisino, iscritto poi nel registro degli indagati: le gambe allungate verso sinistra, un modo che potrebbe assomigliare a quello di una presa in giro verso la volante dei carabinieri che ha già fatto partire l'inseguimento a sirene spiegate. (Il Giornale d'Italia)
Poco prima della mezzanotte, nella parte «bassa» del Corvetto (tra via Mompiani e viale Omero), gridano verità e giustizia per Ramy Elgaml, il loro amico 19enne del quartiere morto a Milano domenica notte in un incidente stradale dopo un inseguimento dei carabinieri. (Corriere Milano)
"Ramy era la mia vita. (MilanoToday.it)
«Chiediamo la verità per la morte di Ramy», si fa portavoce Nadir, cresciuto con il diciassettenne morto domenica notte nello schianto del TMax guidato da Fares, tunisino di 22 anni, in fuga dai carabinieri. (ilmessaggero.it)
Evidentemente c'è una parte della popolazione, soprattutto giovani di seconda e terza generazione, che non si integra e che quindi manifesta la rabbia con queste forme di ribellione che sono estremamente preoccupanti e alle quali bisognerà non fare finta di niente". (Tiscali Notizie)