Trump e la vignetta bloccata al Washington Post. Tempi duri per la libertà di informazione e di critica
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Il primo mandato di Donald Trump aveva provocato un rialzo nelle vendite dei grandi giornali come New York time the Washington Post sui quali un pubblico preoccupato cercava informazioni su una presidenza che minacciava di infrangere le regole basilari della democrazia. Il secondo mandato di Trump rischia invece di cancellare quell’effetto. Uno ad uno i grandi editori che spesso hanno interessi legati ad altre attività industriali, stanno andando in processione alla corte del nuovo imperatore per ingraziarsi i suoi favori. (articolo21)
Se ne è parlato anche su altri media
Il 5 gennaio 2025 Ann Telnaes lascia il Washington Post perché non le hanno pubblicato una vignetta. Il 7 gennaio 2015 due terroristi islamici entrarono nella sede di Charlie Hebdo e ammazzarono dodici persone. (La Stampa)
Fino ad ora”: inizia così la spiegazione di Ann Telnaes sul … Ho ricevuto feedback e conversazioni produttive e alcune divergenze, ma in tutto questo tempo non ho mai visto una vignetta eliminata a causa di chi o cosa ho scelto di indirizzare la mia penna. (Il Fatto Quotidiano)
I lettori, al riguardo, si erano chiesti (e avevano chiesto al quotidiano) se questi valori fossero compatibili con un'eventuale vittoria di Donald Trump (che è poi arrivata). Descrivendo, infine, ciò che il Post spera di vedere in un leader: «Carattere e coraggio al servizio dell'etica americana, venerazione per lo Stato di diritto e rispetto per la libertà umana in tutti i suoi aspetti». (Corriere del Ticino)
Il Washington Post, quotidiano di proprietà di Jeff Bezos, non pubblica una vignetta nella quale Ann Telnaes trasforma in satira abrasiva la corsa dei tycoon della tecnologia, un tempo nemici giurati di Donald Trump, ad ingraziarsi il nuovo presidente degli Stati Uniti: disegna lo stesso Bezos di Amazon, Sam Altman di OpenAI, Mark Zuckerberg di Meta-Facebook, il proprietario del Los Angeles Times Patrick Soon-Shiong, inginocchiati, insieme a Topolino, davanti a una statua di Trump alla quale offrono sacchi di dollari. (Corriere della Sera)
DESCHAMPS NAZIONALE FRANCESE ADDIO – Un “adieu” era nell’aria già da diverso, con le indiscrezioni circa l’arrivo di Zinedine Zidane confermate da più parti, ma che non si erano ancora concretizzate. Quattordici anni dopo aver ricevuto l’incarico di Commissario Tecnico della nazionale francese, l’ex allenatore e centrocampista della Juventus ha confermato la volontà di non rinnovare il proprio contratto con Les Blues. (Europa Calcio)
Ann Telnaes ha pubblicato un messaggio venerdì sulla piattaforma online Substack dicendo di aver disegnato una vignetta che mostrava un gruppo di dir… (L'HuffPost)