Il commento. Il flop di Thiago vittoria postuma di un club forte
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Vitali Un anno fa, proprio in questi giorni, Thiago Motta era l’allenatore felice di un Bologna in missione che sbancando Empoli volava, sospinto dall’entusiasmo di una città intera, verso il sogno, fattosi poi realtà, della qualificazione alla Champions. Chissà se avrà avuto modo di pensarci ieri lo Stranino, immerso nei pensieri cupi di un esonero recapitatogli con la freddezza di un comunicato partorito all’ora del tè. (Quotidiano Sportivo)
Su altre testate
Disordine totale in casa Juve: duro scontro tra Giuntoli e Motta (CalcioNapoli1926.it)
L'esonero di Thiago Motta dalla guida tecnica della Juventus ha sollevato interrogativi non solo sul futuro dell'allenatore, ma anche sulla posizione di Cristiano Giuntoli, Managing Director Football del club. (ilBianconero)
Il rendimento recente della Juventus è stato molto negativo con 7 gol subiti e nessuno fatto nelle ultime due partite di Serie A. Secondo le ultime voci riportate da Sky Sport è molto vicino ormai l’esonero del tecnico Thiago Motta e già stasera dovrebbe arrivare a Torino come nuovo allenatore bianconero, l’ex Lazio e Marsiglia Igor Tudor. (Passione Inter)
A livello di immagine è una brutta figura, con l’attuale allenatore che non ha più alcuna credibilità all’interno dello spogliatoio e con i calciatori che aspettano soltanto di sapere se arriverà Igor Tudor o Roberto Mancini. (Liberoquotidiano.it)
Thiago Motta avrebbe ricevuto la fatidica telefonata che ne ufficializza l'esonero qualche ora fa. Atto dovuto, non certo sorprendente per l'allenatore che in questo momento si trova in Portogallo con la famiglia e che aveva capito, forse già da metà settimana, che il suo destino era segnato . (Tuttosport)
La seconda strada, quella che porta all’ex bianconero, appare la più accreditata perché i segnali di vita chiesti al progetto Motta, sabato pomeriggio allo Stadium, sempre che in queste ore calde la situazione non precipiti, devono tradursi in qualcosa d… (La Stampa)