Da Putin piano di partizione dell’Ucraina

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Secondo il documento della Difesa di Mosca, non esisterebbe più uno stato ucraino in continuità con quello emerso dalla fine dell’Urss nel 1991 e il territorio verrebbe diviso tra: “Nuove regioni della Russia”, “Formazione statale filo-russa”, “Territori contesi”. Mosca, nel documento, delineerebbe anche quattro “scenari principali” per i prossimi vent’anni: le ipotesi “dominio degli Stati Uniti e dell’Occidente” e “la Cina diventa la prima potenza mondiale” sono valutate negativamente e connessi alla possibilità di una sconfitta o di un congelamento della guerra. (Avanti Online)

Su altre testate

La Russia continua ad avanzare sul terreno e gioca al rialzo. I missili Atacms concessi da Biden difficilmente saranno risolutivi, mentre Ue e Nato sono frenati dal timore di una vera escalation. Le sorti del conflitto sono nelle mani del tycoon. (Lettera43)

Questa sintesi sembra fare pensare a una rapida fine del conflitto con Mosca desiderosa di cessare i combattimenti come effetto delle nuove armi a disposizione di Kiev: non solo i missili a lungo raggio, ma anche le mine antiuomo non persistenti la cui fornitura è stata decisa da Washington. (ilmessaggero.it)

Le minaccie di Putin sul possibile allargamento del conflitto mettono paura. Le riflessioni del fondatore e direttore del Quotidiano di Sicilia Carlo Alberto Tregua. (Quotidiano di Sicilia)

Conflitto congelato, Kiev fuori dalla Nato e Donbass annesso: "Putin apre a Trump"

La serata, condotta dalla giornalista Roberta Floris de... (La Verità)

Dopo il 5 novembre era prevedibile che si aprisse un teatrino più tragico che ridicolo sulla diponibilità di Vladimir Putin “all’interessante” piano di pace di Trump, non meglio esplicitato ma incentrato – secondo fonti attendibili – sul sostanziale riconoscimento delle pretese di Mosca da realizzare intanto con “la fine della paghetta” per Zelensky, annunciata trionfalmente anche dal primogenito del “pacificatore”. (Il Fatto Quotidiano)

Un'indiscrezione seguita da una smentita. È ricapitato ieri: l'agenzia Reuters cita cinque fonti diverse e parla di un piano di Mosca per congelare la linea del fronte e aprire un negoziato per la pace in Ucraina; subito Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, si affretta e dire che non è vero niente e che congelare» la situazione senza raggiungere gli obiettivi previsti non servirebbe a nulla. (il Giornale)