Con me non giocherai mai: Tudor mette subito le cose in chiaro | C’è il primo escluso di lusso

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L’arrivo di Igor Tudor sulla panchina della Juventus segna l’inizio di una nuova era. E il tecnico croato non ha perso tempo nel prendere le prime decisioni forti. L’avventura di Thiago Motta alla guida della Juventus si è conclusa prima del previsto. La dirigenza bianconera ha deciso di voltare pagina dopo una serie di risultati altalenanti e alcune divergenze interne che hanno portato alla rottura definitiva. (Napolipiu.com)

Se ne è parlato anche su altri media

Al centro del dibattito, la scelta di reimmaginare radicalmente il classico Disney del 1937. A partire dal casting: la protagonista è interpretata da Rachel Zegler, attrice di origini colombiane, il cui aspetto ha suscitato polemiche in quanto distante dalla classica “pelle candida” della fiaba originale. (Radio 105)

I commenti a favore della Palestina condivisi sui social media da Rachel Zegler avrebbero peggiorato gli attacchi rivolti online a Gal Gadot, sua co-star in Biancaneve. Il sito di Variety ha infatti condiviso alcuni dettagli riguardanti il dietro le quinte dei mesi precedenti all'arrivo nelle sale del nuovo film Disney, rivelando che è stato necessario anche assumere un 'guru dei social media' per cercare di evitare ulteriori polemiche. (Movieplayer)

Di Alessandro Cammarano CLICCA (tviweb)

Il 23 marzo 2025 sono state pubblicate su X due immagini: una scena di “Biancaneve e i sette nani”, il lungometraggio animato della Disney del 1937, in cui si vede la protagonista con in mano un passerotto bianco e azzurro in un bosco; nell’altra appare invece una presunta attrice vestita da Biancaneve che tiene sull’avambraccio quello se sembra un grosso avvoltoio. (Facta)

Certo, ci sono variazioni apparentemente poco comprensibili, come il Principe che compare come una sorta di Robin Hood e Biancaneve che all'inizio sembra Cenerentola e alla fine Cappuccetto Rosso. Dopo aver ascoltato su you tube tre acidissime critiche all'ultima Biancaneve di Disney, ancora oggi nelle sale, mi sono convinto ad andare a vedere il film e ho avuto un'ennesima conferma di come la critica prevalente sbagli quasi sempre. (Il Giornale d'Italia)

Ovvero, contro quella che Friedrich Von Hayek chiamava la “presunzione fatale”: l’idea di ridisegnare la società, la cultura, la vita stessa degli uomini a partire da un teorema ideologico, a cui la realtà dovrebbe adeguarsi. (Liberoquotidiano.it)