Landini, la "rivolta" si trasforma in un boomerang per il leader Cgil
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Tutti contro Landini. E forse c'era da aspettarselo dopo le violenze a Torino. Non perché il segretario della Cgil c'entri direttamente qualcosa. Ma si sa: quando si eccita verbalmente la piazza, poi è difficile controllarla. Il primo a pagare questa legge matematica della politica - se esageri nei toni c'è sempre qualcuno che, a tua insaputa, ne approfitta - è proprio il leader sindacale che è subito diventato, appena i giovani dei centri sociali hanno incendiato in effige Meloni e Salvini, il nemico perfetto della destra di governo. (ilgazzettino.it)
Se ne è parlato anche su altre testate
Capisco la propaganda, per questo dico che è più un linguaggio da politico che da difensore dei lavoratori". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando al Forum dell'Agricoltura e dell'Alimentazione di Coldiretti. (Il Mattino di Padova)
Giuseppe Cruciani non ha dubbi: "Maurizio Landini è il capo di un Partito politico, non di un grande sindacato". Intervenuto a 4 di Sera in onda venerdì 29 novembre, il conduttore radiofonico commenta lo sciopero generale indetto dalla Cgil e, soprattutto, le parole del suo segretario sulla cosiddetta "rivolta sociale". (Liberoquotidiano.it)
«Noi vogliamo rivoltare questo Paese come un guanto», ha detto ieri mandando il pranzo di traverso a quel pezzo significativo di opposizione che pur difendendo lo sciopero generale predica più moderazione nei toni e soprattutto alla spina nel fianco che da anni lo tormenta da sinistra, l’attore tarantino Michele Riondino, che spesso l’ha accostato nientemeno che a Confindustria per come a suo dire la Cgil avrebbe maneggiato (o meglio, non maneggiato affatto) la partita dell’Ilva. (Corriere Roma)
– Sull’espressione “rivolta sociale” il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, vede “montature, delegittimazione e attacchi”. Roma, 30 nov. (Agenzia askanews)
Ciò che non ha capito, è che il suo modo di fare rischia di esacerbare il confronto, fomentando l'odio sociale. "Dalla 'scatola di tonno' dei grillini, siamo passati al 'guanto' di Landini. (Civonline)
Oggi, nel consueto appuntamento con "La Zanzara" in onda su Radio 24, Giuseppe Cruciani non ha utilizzato troppi giri di parole: "Levategli il vino" . Ma le castronerie del sindacalista non sono passate inosservate. (il Giornale)