Cosa dice il Manifesto di Ventotene: sogno di unità dopo anni di guerra
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Ventotene è lontana. Anche se il passato torna spesso, il suo uso parla al presente. Il Manifesto di Ventotene non fa eccezione, è incomprensibile senza il confronto con il regime e con la guerra. Gli autori, personalità del socialismo liberale erano al confino, ma osservavano l’Europa in fiamme. Nel 1939 il nazionalsocialismo e il comunismo si erano alleati, Hitler aveva poi conquistato gli Stati liberali, iniziando la guerra contro Stalin e contro gli Usa (diventati così alleati). (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Su altri giornali
Prima di partire la premier è intervenuta alla Camera, scatenando la bagarre tra le opposizioni. Oggi, giovedì 20, e domani, venerdì 21 marzo, Giorgia Meloni è a Bruxelles per il Consiglio europeo su Ucraina e difesa. (Adnkronos)
«Ho fatto un fioretto di Pasqua...». Giorgia Meloni è a tavola con i suoi. (ilmattino.it)
Poche ore dopo, i discendenti degli autori del manifesto ne hanno preso le difese, attaccando la premier: "La signora Meloni dovrebbe studiare meglio la storia, anche quella scritta da mio zio Altiero", ha detto Gioconda Spinelli. (Fanpage.it)

Il giornalista ed ex direttore del Corriere della Sera Pierluigi Battista dice che Giorgia Meloni ha ragione sul Manifesto di Ventotene. E lo dice «da sincero liberale e da persona che ha un grande rispetto per Spinelli e Rossi, che stavano a Ventotene al confino e non in vacanza» in un’intervista a Hoara Borselli per Il Giornale. (Open)
Il tema della polemica sul manifesto di Ventotene continua a tenere banco. "Avete visto le reazioni scomposte? Secondo me quel manifesto non lo hanno letto neanche loro". (Il Giornale d'Italia)
L'idea è partita dal deputato romano Roberto Morassut ed è stata raccolta del Pd laziale. Partenza col traghetto da Formia alle 9 e rientro alle 15. (L'HuffPost)