Autobianchi e Innocenti rinasceranno grazie ai costruttori cinesi? Il governo ci pensa

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Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

E se Autobianchi e Innocenti risorgessero? L’ipotesi, riportata dal il Sole 24 Ore, sembra realizzabile. A sponsorizzare il loro ritorno alle attività produttive sarebbe il governo stesso, che avrebbe messo i due marchi sul piatto delle trattative in corso (da mesi) con alcuni costruttori automobilistici cinesi – fra cui BYD, Great Wall Motors, Chery, Dongfeng e Jac – potenzialmente interessati ad aprire delle fabbriche nel nostro Paese. (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Infatti, secondo quanto scrive il Sole 24 Ore, nei colloqui in corso ormai da mesi tra alcuni costruttori e l’esecutivo per un possibile insediamento industriale in Italia sarebbe spuntata l'ipotesi di rilanciare i due marchi, da anni finiti nell'oblio. (Quattroruote)

Andiamo in ordine. Dopo i mezzi rimbrotti alla festa per i 125 anni di Fiat e richiami alla responsabilità - bellamente ignorati da Elkann, che nei suoi discorsi non si discosta mai di una riga dal testo scritto -, e la conferma di una chiacchierata a sei occhi (Tavares compreso), adesso viene fuori una strategia del governo per invogliare maggiormente i costruttori cinesi a impiantare le fabbriche in Italia Rendendo le loro auto “Made in Italy”. (Torino Cronaca)

Tornano Autobianchi e Innocenti? Possibile grazie a una nuova norma

I marchi storici che per cessazione dell'attività o mancato impiego sono andati in soffitta potranno essere rivitalizzati: lo Stato potrà subentrare e poi anche cedere il diritto ad altre aziende, anche straniere, che decidano di investire. (La Gazzetta dello Sport)